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CROSSROADS

CROSSROADS – la conferenza

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La conferenza si è tenuta al:

Kollegienhaus dell’Università di Basilea
Petersplatz 1 (Aula)
4051 Basilea
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Biografie

Lista dei relatori, delle conferenze e delle «conversations»

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La cultura costituisce un elemento essenziale dello stato di salute di una società e non si riduce alla mera conservazione del patrimonio culturale. Gli artisti agiscono da specchi, interpreti, critici, ricognitori, costruttori e precursori della società. Mediante il loro operato, sono potenzialmente in grado di fornire risposte a sfide globali sempre più numerose e complesse di qualsiasi natura (ecologica, economica, politica, sociale ecc.). Partendo da esempi concreti, la conferenza ha acceso i riflettori su questo importante ruolo dell’arte e della cultura, sulle sfide a esso connesse e su come le istituzioni culturali possono rispondere a tali sfide.

La conferenza si è tenuta in inglese.

Giovedì 8 febbraio

08.30 – 09.00
Registrazione e caffè

09.00 – 09.50
Inaugurazione e saluto

Con Philippe Bischof (Direttore, Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, Svizzera) / Tatjana von Steiger Weber (Vicedirettrice supplente, Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), direttrice supplente del Settore Cooperazione Globale, Svizzera) / Elisio Macamo (Professore, African Studies, Università di Basilea, Svizzera) / Rima Mismar (Direttrice esecutiva, Arab Fund for Arts and Culture, Libano)

10.00 – 11.30
Diritti culturali sotto pressione – la prospettiva dell’arte contemporanea

Anche se i diritti culturali sono considerati un diritto umano universale, il loro riconoscimento e la loro protezione variano notevolmente a seconda del contesto geografico. La garanzia di tali diritti, tra cui l’accesso e la partecipazione alle attività culturali, la diversità culturale e la libertà d’espressione, influisce direttamente sul mondo dell’arte contemporanea. Qual è il contributo del sostegno internazionale alla tutela dei diritti culturali e quale ruolo potrà assumere in futuro in quest’ambito?

Moderato da Céline Yvon (Consulente, arte e cambiamenti sociali, Svizzera)

Con Patrice Meyer-Bisch (Coordinatore dell’Istituto interdisciplinare di etica e diritti umani (IIEDH) e titolare della Cattedra UNESCO di Diritti umani e Democrazia, Università di Friburgo, Svizzera) / Abdullah Al Kafri (Direttore esecutivo, Ettijahat – Independent Culture, Libano) / Folankunle Oshun (Curatore, Nigeria)

12.45 – 14.15
Come parlare di cose di cui nessuno vuole parlare?

Le minoranze demografiche, etniche, religiose e sessuali spesso devono fare i conti con l’emarginazione, la violenza e la repressione – questioni che molti artisti contemporanei affrontano nelle loro opere. Condizioni quadro (politiche) eterogenee richiedono strategie e mezzi di espressione specifici per avvicinare il grande pubblico a questi temi. Quali forme assumono le strategie in questione e quali ostacoli devono affrontare gli artisti che si occupano di tali argomenti?

Moderato da Sophie Vögele (Assistente scientifico, Istituto Art Education – Divisione Kulturanalysen und Vermittlung, Scuola Universitaria d’Arte di Zurigo (ZHdK), Svizzera)

Con Lineo Segoete (Autore, ricercatore, fotografo e archivista, Lesotho) / Yvonne Wilhelm (artista (knowbotiq) e ricercatrice all’IFCAR, Institute for Contemporary Art Research della Scuola Universitaria d’Arte di Zurigo (ZHdK), Svizzera) / Nina Bandi (Filosofa e dottoranda presso la Scuola Universitaria d’Arte e Design (Lucerna), Svizzera) / Mandeep Raikhy (Danzatore e coreografo, India)

14.45 – 16.15
Cultura, politica e potere

L’arte e la politica sono strettamente interconnesse. Gli operatori culturali spesso assumono il ruolo di importanti voci critiche nel dibattito politico, dato che con le loro opere invitano a riflettere su norme conformiste e dogmi prestabiliti e, offrendo prospettive alternative, mettono in discussione visioni e pratiche politiche convenzionali.

Moderato da Federica Martini (Storica dell’arte e curatrice, decana Arti visive presso ECAV/Sierre, Svizzera)

Con Y. S. Alone (Professore, School of Arts and Aesthetics, Jawaharlal Nehru University New Delhi, India) / Ragheda Andoni (National Program Officer, Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), Ufficio di coorperazione della Svizzera in Cisgiordania e a Gaza) / Emma Wolukau-Wanambwa (Artista e ricercatrice, Regno Unito, Norvegia, Uganda) / Lindsey Doyle (Strategia e sviluppo, Media + Arts for Peace Initiative, Stati Uniti) / Adel Abel Wahab (Direttrice artistica, Theater is a Must Festival, Egitto)

Venerdì 9 febbraio

08.30 – 09.00
Registrazione e caffè

09.00 – 10.30
Nuovi spazi per l’arte libera

Nei contesti caratterizzati da una grave carenza di spazi per la creazione e l’esposizione di opere d’arte o nei quali le istituzioni limitano l’accesso a questi spazi a pochi privilegiati, molti artisti sfruttano luoghi informali o pubblici per presentare i propri lavori. Grazie a questa occupazione di spazio spesso nascono nuove infrastrutture, platee, reti e scene che travalicano le strutture formali.

Moderato da Rahel Leupin (Studente PhD «Performance Design», Roskilde University, Danimarca)

Con Mantse Aryeequaye (Direttore, Chale Wote Festival, Ghana) / Sofiane & Selma Ouissi (Co-fondatrici, Dream City, Tunisia) / Jelili Atiku (Artista in residenza e Professore assistente presso il Dipartimento Africana Studies/Brown Arts Initiative, Brown University, Providence, Stati Uniti) / Laza (Direttore, Rencontres du Film Court de Madagasikara, Madagascarr)

11.00 – 12.30
Il mondo digitale – rischi e opportunità dell’arte nello spazio virtuale

Lo spazio digitale – o virtuale – ha comportato cambiamenti sostanziali nell’ambito della comunicazione, della gestione della conoscenza e della creazione di reti e ha offerto numerose nuove opportunità per quanto riguarda la creazione artistica e la sua diffusione. Come ci si muove in questo spazio e quali sono le opportunità e i rischi connessi?

Moderato da Akshay Pathak (Responsabile, Pro Helvetia New Delhi, India)

Con Emilie Bujès (Direttrice artistica, Visions du Réel Nyon, Svizzera) / Achal Prabhala (Autore, India) / Jamal Nxedlana (Co-fondatore/Direttore artistico del Bubblegum Club, Sudafrica) / Darija Medic (Coordinatrice progetti Arti digitali, DiploFoundation, Svizzera)

13.45 – 15.15
Quali interrelazioni tra arte e politica di sviluppo?

Perché il sostegno di una scena artistica indipendente e dinamica costituisce un obiettivo importante per la cooperazione allo sviluppo? Quali sfide si presentano e quali strategie si sono rivelate proficue? In che modo la cooperazione allo sviluppo può contribuire a una vita culturale libera da condizionamenti e come possono essere migliorate le relative condizioni quadro politiche? A quali aspetti occorre prestare attenzione quando si sostengono artisti all’estero?

Moderato da Rahel Leupin (Studente PhD «Performance Design», Roskilde University, Danimarca)

Con Regula Gattiker (Consulente senior Conflict Transformation, Helvetas, Svizzera) / Anmol Vellani (Fondatore, Indian Foundation for the Arts, India) / Gertrude Flentge (Programme Manager, Fondazione DOEN, Paesi Bassi), Romain Darbellay (Direttore della Cooperazione, Ambasciata di Svizzera in Tunisia)

15.45 – 16.15
Conclusione della conferenza

Con Christoph Keller (Responsabile Dipartimento Cultura e Società, SRF2)

Lavori di manutenzione programmati

Il portale per le richieste di finanziamento myprohelvetia verrà aggiornato dall'1.1 al 7.1.2024. Le richieste in sospeso non ancora ultimate dovranno essere trasmesse in via definitiva entro le 23:59 del 31 dicembre 2023. Fino ad allora rimarranno validi i criteri e i termini delle Guide per i richiedenti e dei bandi di concorso attuali. Nuove richieste potranno essere create e inoltrate a partire dall'8 gennaio 2024.