Philippe Fragnière
Philippe Fragnière, Snowpark
Kodoji Press, Baden, 2014
ISBN 978–3–03747–061–9
Tra le forme architettoniche fascinose delle città contemporanee, una in particolare mostra legami plastici inquietanti con l’arte minimalista, la composizione di volumi geometrici regolari e l’astrazione delle funzioni; si tratta dello skatepark realizzato in calcestruzzo liscio nelle zone periurbane. Il fotografo romando Philippe Fragnière in questo senso ha l’approccio inatteso di fissare il proprio obiettivo sugli snowpark, equivalenti montani che stanno allo snowboard come il tappeto di cemento allo skateboard; così le forme, colte sotto il mantello nevoso, diventano perfino più astratte e più irreali. Oscillando fra castelli di sabbia bianca e una land art di neve che sul piano cromatico li avvicina ulteriormente agli inizi della scultura minimalista, gli snowpark catturati dal fotografo sembrano maquettes o modellazioni tridimensionali; il libro li presenta in chiave dinamica su doppie pagine pieghevoli, tenute insieme da una spessa copertina cartonata che reca un testo del sociologo Joël Vacheron. [Denis Pernet]