Covid-19: grande successo per il bando di concorso
Poco dopo l’inizio della pandemia Covid-19, la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia ha lanciato il bando di concorso «Close Distance», con cui artiste, artisti e istituzioni sono stati incoraggiati a sviluppare nuovi formati artistici in grado di misurarsi in maniera innovativa con le restrizioni alla mobilità. Nel corso di due mesi sono state presentate quasi 600 sperimentazioni artistiche volte a creare nuove forme di cooperazione, di collaborazione internazionale e di presenza nello spazio pubblico. Circa il 10% delle candidature ha ricevuto un sostegno.
Quali sono le ripercussioni della pandemia Covid-19 sul futuro della creazione artistica? Questo è l’interrogativo a cui la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia ha cercato di dare una risposta mediante il suo bando di concorso «Close Distance». Con questo bando, la Fondazione ha invitato artisti e operatori culturali svizzeri a misurarsi con l’impossibilità di superare le distanze fisiche, del tutto inconsueta per l’odierna industria culturale globalizzata, nonché a proporre nuovi formati artistici adeguati al contesto attuale. Con tutte le sue conseguenze, tra cui divieti di assembramenti, chiusura delle frontiere, limitazioni ai viaggi e regole di distanziamento, la pandemia di coronavirus ha infatti minato alle radici il sistema di produzione e presentazione artistica abituale, anche perché la ricerca, la creazione, la presentazione e, soprattutto, la diffusione e il networking a livello internazionale continuano a sottostare a forti restrizioni. Ciò ostacola anche la pianificazione delle attività future.
Il bando di concorso «Close Distance» ha riscosso una risonanza molto maggiore del previsto: in due mesi sono infatti pervenuti in totale 591 progetti, provenienti da tutte le regioni linguistiche e rappresentativi di tutte le discipline artistiche sostenute da Pro Helvetia. Molti di essi hanno sviluppato nuove possibilità di cooperazione con artisti e istituzioni internazionali. 59 hanno beneficiato di un sostegno compreso tra 5’300 e 35’000 CHF. «Questo grande interesse dimostra che artisti e organizzazioni culturali hanno sfruttato la crisi del coronavirus come opportunità per testare nuove soluzioni creative e approcci artistici innovativi. I progetti sostenuti offrono strategie promettenti per il futuro e contribuiscono a ripensare la mobilità nel settore culturale», afferma Seraina Rohrer, responsabile del settore Innovazione & Società e membro del Comitato direttivo di Pro Helvetia.
Se molti progetti sperimentano con le nuove tecnologie e i formati digitali, altri hanno creato anche nuove forme di presentazione analogiche. Riprendendo le parole di Seraina Rohrer, «ci aspettiamo che alcuni dei nuovi formati acquisiranno un’importanza ancora maggiore. Chi si occupa di promozione artistica e culturale deve chiedersi come questi tipi di progetti potranno essere sostenuti in futuro. La crisi non è ancora superata e molte di queste proposte troveranno spazio anche in avvenire».
L’elenco dei progetti sostenuti è disponibile qui:
https://prohelvetia.ch/it/2020/06/close-distance-progetti-sostenuti/
Informazioni ai media:
Lisa Stadler
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