Rapporto annuale 2023


Difendere le libertà fondamentali

La Fondazione si è adeguata al contesto culturale e istituzionale in cui è inserita e oggi risulta profondamente radicata nel panorama politico e culturale svizzero e internazionale.

Charles Beer, presidente del Consiglio di fondazione

Nel nostro ruolo di fondazione culturale, dobbiamo leggere con attenzione il presente nonché sostenere e affiancare la scena artistica e culturale, affinché disponga dell’autonomia necessaria per contribuire a sviluppare uno sguardo critico sul mondo odierno e a plasmare il futuro in maniera innovativa.

Philippe Bischof, direttore
Due uomini davanti a una libreria colorata.
Charles Beer, presidente del Consiglio di fondazione, e Philippe Bischof, direttore (a destra) © Gina Folly
Due donne interagiscono con un'installazione luminosa che diffonde una luce calda.
Un corridoio blu con pavimento riflettente che conduce a una porta arancione illuminata alla fine. Il soffitto ricorda un cielo nuvoloso, creando un'atmosfera coinvolgente.
Una striscia a fumetti con otto celle che mostra due protagonisti che conversano.
Due persone interagiscono con un'installazione artistica musicale, una in piedi tra oggetti sospesi e l'altra che suona uno strumento a fiato in posizione accovacciata.
Una donna seduta su un blocco rosa in una stanza dalle pareti rosa si concentra su una macchina da scrivere rossa, con le mani in bilico sui tasti.
Un gruppo di spettatori seduti osserva una performance urbana. I quattro artisti indossano costumi color pastello, due sono sdraiati a terra e due sono in piedi, con le braccia aperte, in una posa trionfale.
Una cantante vestita con un top scintillante e pantaloni neri canta, microfono in mano, immersa in un'illuminazione drammatica. Sullo sfondo si intravede una seconda persona.
Primo piano di una persona che solleva una camicia viola chiaro con il braccio nudo. Sotto di essa appaiono delle ciocche di capelli biondi.
Una persona con giacca bianca e berretto nero siede su una bicicletta attaccata a una barella medica. Intorno a lei, ci sono edifici moderni e un'alta colonna.
Una moltitudine di elementi botanici, tra cui foglie, rami, muschio e licheni, disposti artisticamente su uno sfondo verde.
In uno studio luminoso con grandi finestre, due persone vestite di bianco e nero ballano, con le braccia unite.
Un'installazione artistica con un poster color pesca che recita "PULIZIA DI PRIMAVERA" su una parete bianca. Sotto, una struttura bianca simile a un tavolo con vari piccoli oggetti disposti sopra.
Tre musicisti sul palco durante un concerto, con luci soffuse.

Valutazione

Pro Helvetia sottopone regolarmente a valutazioni gli impegni assunti e le misure adottate principali. Nell’anno in rassegna, la Fondazione ha dato mandato di procedere a una verifica del contratto di prestazioni con lo Swiss Institute di New York (SINY) e delle convenzioni di sostegno congiunto per il periodo 2021-2023. Queste valutazioni offrono importanti indicazioni sull’efficacia delle misure di sostegno e sulla necessità di eventuali adeguamenti.

Convenzioni di sostegno congiunto 2021-2023

Swiss Institute New York (SINY)


Organizzazione

Il Consiglio di fondazione, presieduto fino alla fine del 2023 dall’ex consigliere di Stato ginevrino Charles Beer, è responsabile per la strategia della Fondazione e la sua governance. La sede centrale sotto la guida del direttore Philippe Bischof elabora le linee direttive strategiche nonché le misure di sostegno e, con i suoi 121 collaboratori e collaboratrici in Svizzera e all’estero, assicura un adempimento efficace delle attività della Fondazione. A tale scopo Pro Helvetia si avvale della consulenza della Commissione di esperte ed esperti, di varie giurie e di esperte ed esperti esterni.

Consiglio di fondazione

Sede centrale

Commissione di esperte ed esperti

La Commissione, composta da un massimo di 13 esperte ed esperti che dispongono di competenze specifiche nei rispettivi ambiti, vaglia i contratti di prestazioni pluriennali e le richieste di sussidi per importi superiori a 50 000 franchi non esaminati da una giuria.

Giurie

Pro Helvetia può istituire delle giurie per l’esame di richieste di sostegno e di progetti.

Esperte ed esperti esterni

La sede centrale può richiedere consulenze su questioni specialistiche a esperte ed esperti esterni.

Infografica

Organigramma
Una grande foto in formato verticale nel mezzo di una foresta verde. La foto mostra una persona nuda accovacciata a terra.
Un'immagine astratta con un motivo centrale a caleidoscopio in giallo e verde, circondato da fiori in tonalità pastello, su uno sfondo marmorizzato blu e viola.
Veduta aerea di un teatro all'aperto di notte. Nell'atmosfera serale, il palcoscenico è brillantemente illuminato e i posti a sedere sono pieni.

Charles Beer, presidente del Consiglio di fondazione

Quasi esattamente 85 anni fa, il consigliere federale Philipp Etter sottopose un messaggio al Parlamento, gettando così le basi per l’istituzione della Fondazione Pro Helvetia. La Seconda guerra mondiale era alle porte.

Da allora sono successe molte cose. La Fondazione si è adeguata al contesto culturale e istituzionale in cui è inserita. Il suo modello organizzativo, ossia quello di fondazione culturale indipendente, si è sempre dimostrato all’altezza delle sfide con cui ha dovuto fare i conti nel corso degli anni e oggi risulta profondamente radicato nel panorama politico e culturale svizzero e internazionale.

Le basi fondamentali del suo ordinamento e della sua identità sono rimaste inalterate. Aggregata al Dipartimento federale dell’interno, Pro Helvetia svolge il proprio mandato con un’autonomia riconosciuta a livello politico, promuovendo la diversità della creazione artistica e culturale svizzera e coltivando gli scambi culturali.

Nell’ultimo decennio, la Fondazione ha intensificato il proprio operato e le sue attività di sostegno. In un periodo segnato dalla reviviscenza di atteggiamenti di chiusura, dalle conseguenze della pandemia e, recentemente, da una serie di drammatici conflitti, il Consiglio federale e il Parlamento hanno sempre tenuto la barra dritta, ribadendo il loro orientamento nel quadro dei diversi messaggi sulla cultura che Pro Helvetia ha potuto elaborare insieme ai propri partner, un orientamento improntato all’apertura, alla collaborazione e al rafforzamento del ruolo e del finanziamento della cultura.

A tale proposito, tengo in particolare a esprimere la mia gratitudine al consigliere federale Alain Berset per il suo energico sostegno e il rispetto incondizionato di due principi fondamentali del sostegno pubblico alla cultura: l’autonomia e la libertà artistica.

Al termine del mio mandato, mi preme anche rendere omaggio alle collaboratrici e ai collaboratori della Fondazione presenti in tutto il mondo, da São Paulo a Shanghai e da Johannesburg a Zurigo, ai membri del Consiglio di fondazione, ai nostri partner e alle istituzioni culturali, tutti accomunati da una grande resilienza e da uno strenuo impegno a favore della libertà, della tolleranza e della creazione artistica.

Al mio successore, Michael Brändle, auguro grande successo al servizio di questa preziosa istituzione e dei suoi ideali condivisi.

Philippe Bischof, direttore

Promuovere la creazione artistica e culturale svizzera nella sua diversità, contribuire alla sua diffusione a livello mondiale e sostenere gli scambi culturali tra regioni e culture sono compiti gratificanti che la nostra fondazione svolge con orgoglio a nome della Confederazione.

La nostra missione assume rilevanza e significato a livello sia individuale che istituzionale, sociale e politico. Essa necessita di condizioni quadro chiare, di principi democratici e di uno spirito di apertura, qualità che attualmente non possono essere date per scontate – ovunque nel mondo. Smaltite da poco le ripercussioni immediate della pandemia, il settore culturale è di nuovo scosso, dall’interno così come dall’esterno. Osservando la situazione politico-culturale odierna alla luce delle responsabilità che, nel quadro della politica di promozione culturale svizzera, Pro Helvetia assume in veste di fondazione nazionale, dobbiamo constatare che ci troviamo in una condizione caratterizzata dall’inasprirsi dei dibattiti di fondo in seno alla società e da sviluppi tecnologici le cui conseguenze sembrano ancora in gran parte sfuggire alla nostra comprensione. Nel nostro ruolo di fondazione culturale, dobbiamo leggere con attenzione il presente nonché sostenere e affiancare la scena artistica e culturale, affinché disponga dell’autonomia necessaria per contribuire a sviluppare uno sguardo critico sul mondo odierno e a plasmare il futuro in maniera innovativa. In un periodo segnato da forti polarizzazioni ed eccessi ideologici, risulta sempre più difficile scegliere cosa sostenere e come farlo in maniera efficace, definire i limiti della libertà artistica e stabilire dove inizia e dove finisce la responsabilità dello Stato sovvenzionatore. Il sentiero appare sempre più stretto, tra richieste di professione di fede da un lato e divieti e codici di comportamento dall’altro: troppo spesso, la riflessione sul ruolo autonomo dell’arte nell’alveo delle diverse forme di espressione esistenti passa così in secondo piano. I conflitti tra istanze contrastanti sono all’ordine del giorno: da un lato, l’attivismo «impegnato» si scontra con la strumentalizzazione politica e il tentativo di controllare l’arte e, dall’altro, ci si aspetta che le artiste, gli artisti e le istituzioni culturali si occupino di problemi sociali.

«Il dibattito deve essere rapidamente aggiornato alla realtà attuale multipolare e, pertanto, occorre anche un confronto franco sul contributo che l’arte è in grado di offrire o meno in questo contesto. Divieti e altri provvedimenti amministrativi non agevolano discussioni aperte, ma contribuiscono piuttosto a relegare ai margini l’arte in quanto tale» afferma l’artista Hito Steyerl.

Quale fondazione, ci adoperiamo per un dialogo costruttivo in merito a quello che la promozione artistica e culturale deve e può fare nel presente e in futuro. In quest’ottica occorre saper tollerare opinioni e posizioni divergenti, il che rappresenta il fondamento e l’obiettivo di una società libera, plurale e aperta.

Con il suo sostegno alla creazione, Pro Helvetia contribuisce in misura sostanziale a garantire un’offerta variegata e di alto livello qualitativo nell’ambito delle arti sceniche, del design (incluso il game design), della letteratura e dei fumetti, della musica, delle arti visive e di Arte+.

Nel 2023, Pro Helvetia ha potenziato il sostegno alla creazione nel settore della fotografia: con la misura pilota «Focus Photo» patrocina ad esempio progetti nel campo della fotografia artistica, documentaria o applicata.

Per quanto riguarda il game design, nell’anno in rassegna 24 progetti hanno beneficiato di un contributo alla creazione (proposte selezionate primavera | autunno), tra cui «Echo of the Waves», un gioco di esplorazione dello studio vodese Oneira Games che, in uno scenario realizzato all’acquerello, fa interagire musica e natura.

Nel 2023, il musicista Bastien Bron ha beneficiato di un sostegno per il suo progetto di arte sonora «La Machine à Tubes», che permette al pubblico di creare brani pop con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.

Pro Helvetia incentiva e promuove gli scambi artistici e culturali fra le diverse regioni svizzere. La Fondazione sostiene esposizioni, produzioni teatrali e coreiche, festival, concerti, traduzioni ed eventi di cultura popolare che gettano ponti tra diversi gruppi sociali e comunità culturali.

Tra le manifestazioni patrocinate figura ad esempio l’incontro di networking «m2act x burning issues – Performing Arts & Action», che per tre giorni ha riunito a Berna esponenti delle arti sceniche per discutere temi quali l’uguaglianza di genere, la conciliabilità tra lavoro di cura e attività professionale, la sostenibilità sociale e il miglioramento delle condizioni di lavoro.

Hanno beneficiato di un contributo anche il progetto plurilingue «Textures – Incontri letterari», che ha proposto una cinquantina di manifestazioni in vari spazi culturali di Friburgo,

e «Biennale Son», un appuntamento pluridisciplinare svoltosi in Vallese che, nell’arco di sei settimane, ha offerto l’opportunità a circa 70 musiciste e musicisti di presentare le proprie opere in 17 diversi luoghi.

Pro Helvetia aiuta le nuove leve a inserirsi nella scena professionale svizzera e internazionale, collaborando a tale scopo in maniera mirata con istituzioni partner e offrendo programmi di residenza e di coaching, misure di promozione e contributi a presentazioni pubbliche.

Mediante il bando di concorso «compass», indetto per la prima volta nell’anno in rassegna, la Fondazione supporta per due anni compagnie emergenti delle arti sceniche, aiutandole a rafforzare la propria rete di contatti internazionali e nella pianificazione di tournée. Di questa nuova misura ha beneficiato tra l’altro il collettivo ginevrino Ouinch Ouinch.

Agli studi di videogiochi emergenti, il programma di mentoring SwissGames Showcase offre coaching su misura e possibilità di allacciare contatti con le operatrici e gli operatori del settore.

Nell’ambito delle arti visive, vengono sostenuti gli spazi d’arte che organizzano presentazioni curate di nuove leve svizzere: nel 2023, lo spazio losannese Tunnel Tunnel ha ad esempio ottenuto un contributo per il suo programma annuale.

Prendendo spunto dalle principali tendenze della creazione artistica e culturale contemporanea, Pro Helvetia sostiene progetti in grado di fornire nuovi impulsi alla cultura in Svizzera.

Nell’anno in rassegna, la Fondazione ha ad esempio patrocinato il «Forum Danza», un incontro rivolto alle persone attive del settore coreico elvetico che, sotto il titolo «Artistic Processes – Safe Spaces», ha proposto una riflessione sui processi artistici e creativi, sulle condizioni lavorative e sull’importanza di offrire un contesto sicuro alle persone coinvolte.

Nel campo della letteratura, è stato patrocinato il progetto «Scrivi ancora Svizzera» («Weiter Schreiben Schweiz»), che consente ad autrici e autori in esilio che spesso non possono più pubblicare le loro opere nei rispettivi Paesi d’origine di continuare la propria attività in Svizzera, di allacciare contatti con la scena letteraria locale, di pubblicare i loro testi in lingua originale, di farli tradurre in una lingua nazionale e di partecipare a letture pubbliche e workshop.

Pro Helvetia sostiene progetti di mediazione culturale che si distinguono per il loro carattere esemplare e invitano il pubblico a una riflessione critica sull’arte e la cultura.

Con il bando di concorso «Expanding Perspectives» lanciato nel 2023 sono stati supportati progetti che esplorano nuove strategie creative di networking e di scambio.

La giuria specializzata ha selezionato in totale 11 progetti tra cui «PAV living room», che si interroga sui canoni urbanistici convenzionali e propone un modello partecipativo di pianificazione territoriale che coinvolge la popolazione ginevrina.

Pro Helvetia sostiene la diffusione delle opere di esponenti della scena artistica e culturale svizzera invitati da importanti istituzioni, organizzatrici e organizzatori o festival esteri. A tale scopo, la Fondazione assegna contributi a produzioni teatrali e coreiche, tournée musicali, letture pubbliche, esposizioni e traduzioni.

Ne ha beneficiato ad esempio la musicista Baby Volcano, che nell’estate del 2023 è stata ospite di numerosi festival europei, tra cui il Printemps de Bourges (FR) e Haldern Pop (DE).

Nell’ambito delle arti sceniche, nell’anno in rassegna sono stati per la prima volta messi a concorso dei contributi allo sviluppo, una nuova misura di sostegno volta a aiutare compagnie che vantano già un bagaglio di esperienze anche a livello internazionale a riflettere sul proprio modo di lavorare, ad ampliare le proprie competenze e a riorganizzarsi.

Grazie al sostegno di Pro Helvetia, al Palais de Tokyo l’artista Miriam Cahn ha presentato la sua prima ampia retrospettiva in Francia. Nel quadro dell’esposizione «Ma pensée sérielle», il suo dipinto «Fuck abstraction!» ha scatenato un acceso dibattito sulla rappresentazione della violenza e della guerra.

Avvalendosi di un’ampia gamma di strumenti di promozione, Pro Helvetia contribuisce ad accrescere la visibilità della creazione artistica e culturale svizzera presso le organizzatrici e gli organizzatori stranieri.

In stretta collaborazione con Presenza Svizzera e numerose organizzazioni partner, nel 2023 la Fondazione durante la Milano Design Week ha organizzato per la seconda volta la «House of Switzerland Milano», che ha offerto visibilità internazionale a numerosi designer, studi, marchi e istituzioni svizzere.

È stata pure sostenuta la partecipazione della Rete fumetto Svizzera al Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême, il più importante appuntamento per la scena fumettistica europea.

Nel 2023 è uscita l’ultima edizione dei Cahiers d’Artistes, che ha permesso a otto promettenti artiste e artisti svizzeri di realizzare la loro prima pubblicazione artistica monografica.

La Fondazione sostiene partecipazioni svizzere e focus sulla Svizzera durante numerose manifestazioni, fiere e biennali rinomate a livello internazionale.

Di concerto con il Centre culturel suisse (CCS), è stato patrocinato il focus svizzero al festival «Move» presso il Centre Pompidou di Parigi, che ha proposto una panoramica sulla creazione elvetica odierna nell’ambito delle arti sceniche e visive.

Con il progetto pilota biennale «Scena OFF Svizzera», Pro Helvetia ha rafforzato la presenza svizzera alla Fiera del libro di Francoforte, che comprende anche il tradizionale stand collettivo svizzero e il programma di mentoring «Frankfurter Seilschaften». «Scena OFF Svizzera» offre un programma curato che intende accrescere la visibilità della scena letteraria elvetica, variegata e plurilingue, alla più importante fiera libraria del mondo.

Alla 18a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, è stata presentata l’esposizione «Neighbours» dell’artista Karin Sander e dello storico dell’architettura Philip Ursprung, che ha esplorato la storia architettonica e la vicinanza spaziale tra il Padiglione svizzero e l’adiacente Padiglione venezuelano e regalato nuove prospettive sulle relazioni territoriali all’interno dei Giardini della Biennale di Venezia.

Pro Helvetia incoraggia gli scambi culturali internazionali mediante residenze, scambi di conoscenze e cooperazioni, che consentono alle operatrici e agli operatori artistici e culturali svizzeri di estendere la propria rete di contatti, conoscere nuovi contesti culturali e ampliare il proprio bagaglio di esperienze professionali.

Per la prima volta, una delegazione svizzera di sviluppatrici e sviluppatori di videogiochi ha partecipato all’Africa Games Week di Città del Capo al fine di rafforzare gli scambi nel campo del game design. Contestualmente al bando di concorso pilota «She Got Game», indetto per la seconda volta nel 2023, la delegazione ha affrontato l’importante questione della presenza femminile nel settore del game design («Women in Games»).

È stato inoltre sostenuto il progetto «Norient City Sounds», che intende esplorare e documentare il suono delle città di tutto il mondo.

Pro Helvetia presta altresì attenzione alle nuove reti, regioni e mercati che offrono l’opportunità di intensificare gli scambi e rafforzare la presenza dell’arte e della cultura svizzera. In quest’ottica risulta cruciale sviluppare e coltivare partenariati con organizzatrici e organizzatori locali.

In collaborazione con la Róng Design Library e Pro Helvetia Shanghai, è stato lanciato un programma di residenza per designer svizzeri, che, durante un soggiorno di un mese nei pressi di Hangzhou (Cina), hanno potuto analizzare e decostruire tecniche artigianali cinesi e materiali tradizionali.

Nel quadro dell’ampliamento dell’offerta di sostegno nel campo della fotografia, Pro Helvetia insieme alla piattaforma europea di fotografia futures ha lanciato un nuovo bando di concorso, che ha permesso a tre istituzioni culturali svizzere di diventare membri della piattaforma futures nonché di selezionare fotografe e fotografi emergenti che possono beneficiare della sua rete internazionale di contatti nonché di campagne mirate.

Nell’ambito del polo d’intervento «Arte, scienza e tecnologia», Pro Helvetia nel 2023 ha lanciato la «Art, Science and Technology Directory», una banca dati online per incoraggiare la messa in rete di artiste e artisti, istituzioni culturali e organizzazioni attive in ambito scientifico e tecnologico.

Con il sostegno di Pro Helvetia Johannesburg, nell’estate del 2023 Kesivan Naidoo, batterista jazz residente a Basilea, è stato in tournée in Sudafrica con la sua Big Band Experience. Per questa «Homecoming» Tour, il trombonista Adrian Mears ha riarrangiato «Brotherhood», album inciso nel 2014 da Naidoo, per un gruppo di 18 giovani musiciste e musicisti sudafricani e svizzeri.

L’antenna sudafricana ha inoltre sostenuto il programma di ricerca e di scambio «Travel Somewhere Nice», organizzato e attuato da tre istituzioni culturali dell’Uganda, che ha riunito esponenti del mondo dell’arte e della scienza ghanesi, ugandesi e svizzeri per un’escursione di 14 giorni al fine di promuovere incontri tra regioni diverse, la diffusione di conoscenze e lo scambio artistico e culturale.

Nell’anno in rassegna, Pro Helvetia il Cairo ha patrocinato la partecipazione di Jenna Hendry e Matilda Bilberg al festival «IDEA – International Dance Encounter Amman» in Giordania. Le due danzatrici e coreografe hanno proposto la pièce «I U M I» che, partendo da un abbraccio, si interroga sulla vicinanza tra intimità e vita privata.

Pro Helvetia Il Cairo e la divisione Musica hanno inoltre sostenuto la presenza di musiciste, musicisti, operatrici e operatori culturali svizzeri a «Visa for Music». Oltre a offrire l’opportunità alla band romanda El Mizan di esibirsi nel quadro di uno showcase, questa fiera e showcase festival svoltasi a Rabat (Marocco) ha permesso a una delegazione elvetica di organizzatrici e organizzatori di conoscere più da vicino il mercato musicale arabo e di allacciare importanti contatti.

Malgrado l’interruzione del sostegno a qualsiasi attività pubblica in Russia, il team di Pro Helvetia Mosca è stato in grado di tenere vivi i partenariati e gli scambi tra il mondo artistico elvetico e la scena indipendente russa.

Tra le iniziative supportate nell’anno in rassegna segnaliamo la residenza artistica di cinque mesi «Digital AIR», promossa dal Fabrika Center for Creative Industries insieme a 8XR Game Studio, che ha consentito a cinque artiste e artisti di esplorare, collettivamente e nel quadro di team di progetto, i processi lavorativi su una piattaforma virtuale.

È stato pure patrocinato il progetto «Call a Friend 2.0.22» di Oksana Yushko e Aishat Adueva, che ha riunito artiste e artisti di diverse discipline provenienti dalla Russia, dalla Georgia e dalla Svizzera per una riflessione congiunta, nel quadro di una serie di workshop, dibattiti e incontri, sulla maniera in cui nuove crisi e traumi del passato modificano il panorama culturale e su come è possibile mantenere vivi gli scambi professionali.

Pro Helvetia Nuova Delhi nel 2023 ha finanziato quattro progetti di co-creazione, tra cui «Hallucinations of an Artifact», in cui il coreografo indiano Mandeep Raikhy e l’artista svizzero Jonathan O’Hear danno vita a una statuetta antica mediante la danza e l’intelligenza artificiale.

Tra le iniziative patrocinate figura anche il bando di concorso «Connect India», grazie al quale l’artista svizzera Elisa Storelli e l’artista indiana Rohini Devasher hanno potuto svolgere una residenza presso l’International Centre for Theoretical Sciences (ICTS) di Bangalore e il Cern di Ginevra e sviluppare un progetto artistico.

Beneficiando del sostegno dell’ufficio di collegamento di Nuova Delhi, lo scrittore svizzero Rolf Hermann nel 2023 ha partecipato al «Bhutan Echoes: Drukyul’s Literature Festival» e diretto un workshop sulla poesia e la comprensione.

Con il patrocinio di Pro Helvetia Shanghai, nel quadro del progetto «When Future Meets the Past» sei artiste e artisti svizzeri e cinesi hanno viaggiato per sei settimane attraverso la Cina per una ricerca comune, volta ad attirare l’attenzione sulla storia, le tradizioni locali, il patrimonio etnico-culturale e le potenzialità future della regione montagnosa del Guizhou. Questa ricerca è sfociata in formati musicali, visivi e performativi presentati all’artra (Shanghai International Arts Festival).

L’ufficio di collegamento in Cina ha pure sostenuto il progetto «Readings of Plays by Swiss Writers», nell’ambito del quale importanti opere teatrali di autrici e autori germanofoni sono state tradotte in cinese e presentate al pubblico locale sotto forma di letture sceniche: nel 2023 è toccato a «Die toten Freunde» di Ariane Koch e «Die Hand ist ein einsamer Jäger» di Katja Brunner.

Nell’anno in rassegna, Pro Helvetia America del Sud ha sostenuto l’avvio del progetto a lungo termine «Fungi Cosmology», che esplora l’universo micologico a cavallo tra arte e scienza riunendo persone dell’arte e della scienza nonché curatrici e curatori provenienti dal Brasile, dal Cile e dalla Svizzera e proponendo conferenze, workshop e spedizioni a Manaus (Brasile), in Patagonia (Cile) e nelle Alpi (Svizzera).

Nell’ambito delle arti sceniche, l’antenna sudamericana ha sostenuto il focus sulla Svizzera alla «Cali International Dance Biennial»: durante questo festival in Colombia sono state infatti presentate cinque coreografie di rappresentanti della scena coreica contemporanea elvetica, che prima e dopo il festival si sono esibiti in altre città colombiane e in vari Paesi sudamericani.

Il Centre culturel suisse (CCS) di Parigi resterà chiuso per lavori di ammodernamento fino al 2025. Per questo motivo, da settembre 2022 il CCS in diverse città francesi propone il programma multidisciplinare «CCS on Tour», che, in collaborazione con istituzioni partner, offre una vetrina ad artiste e artisti svizzeri.

A gennaio, questo evento ha fatto tappa a Lione con esposizioni, esibizioni, concerti, letture pubbliche e incontri letterari che hanno scandito il ritmo della città.

Ulteriori mete sono state Rennes e Bordeaux, dove il Festival international des Arts de Bordeaux métropole (FAB) ha presentato varie espressioni dell’arte contemporanea elvetica, integrate come focus sulla Svizzera nel programma di questo appuntamento interdisciplinare.