Due donne si fronteggiano a un tavolo con apparecchiature musicali elettroniche, davanti a uno sfondo illuminato a colori.
Primo piano delle mani di un uomo che suona la fisarmonica con la tradizionale camicia svizzera.

Rapporto annuale 2024


Prefazione

Il nostro programma futuro vuole rispondere alle aspettative ed esigenze fondamentali del settore culturale: ora si tratterà di essere all’altezza degli obiettivi stabiliti pur dovendo fare i conti con un contesto sociale complesso.

Michael Brändle, presidente del Consiglio di fondazione

Il ruolo della promozione culturale evolve costantemente. Per Pro Helvetia ciò significa sperimentare opportunità e forme sempre nuove di azione culturale a livello nazionale e internazionale, confrontarsi con temi inediti e costruire partenariati.

Philippe Bischof, direttore
Due uomini sono seduti a un tavolo alla luce del giorno e guardano la fotocamera.
Philippe Bischof, direttore, e Michael Brändle, presidente del Consiglio di fondazione (da sinistra a destra) © Keystone/Gaëtan Bally
Due donne ridono mentre si dondolano su un'altalena doppia rossa in una stanza luminosa con grandi finestre e pareti in mattoni.
Una performance all'aperto al crepuscolo. Quattro persone sono inginocchiate su un ginocchio su un prato in cerchio. Sopra le loro teste pende un'installazione luminosa circolare con lampadine. Sullo sfondo, diverse persone passano e guardano.
Una persona sta in una luce soffusa blu davanti a un microfono. Ha gli occhi chiusi e gli avambracci piegati. Sullo sfondo, diverse persone in costumi sferici di pelliccia chiara. In alto, in lettere luminose e curve, c'è scritto "woerdz".
Quattro persone ballano in una stanza con luce soffusa rossa e nebbia crescente. Hanno le mani tese ai lati e i piedi incrociati in aria.
Un'installazione artistica in una stanza luminosa con pareti bianche e un paravento intrecciato beige. Sul pavimento ci sono elementi di tessuto lunghi e stretti con estremità blu che ricordano zoccoli.
Due persone stanno al buio davanti a un'installazione luminosa che mostra segnali pedonali illuminati in rosso e verde. Una persona è vista da dietro, la luce scintilla tra i suoi capelli, l'altra persona è vista di lato, parlando verso la prima.
Un uomo in abito e cappello di paglia sta in una luce soffusa tra due grandi amplificatori e suona la tromba. Davanti a lui, due uomini con cappelli a motivi, uno tiene un sitar.
Su un tappeto colorato c'è un libro fotografico in bianco e nero con rilegatura a spirale. È visibile solo la mano di una persona che gira una pagina del libro.
In una stanza con grandi finestre e pareti in mattoni, una donna con capelli tinti di rosso, un berretto all'indietro e un lungo abito di pizzo bianco con maniche a sbuffo si bilancia su un hoverboard.
Un'installazione artistica all'aperto davanti a un muro di mattoni. Al centro, un ceppo d'albero tagliato su cui troneggia la statua di una persona nuda che tiene un mantello in una posa fiera. Sul pavimento ci sono diverse colonne rotte dall'aspetto antico.
Foto di una donna con un cardigan e una gonna nera al ginocchio, che sta davanti a un edificio industriale con l'iscrizione "Antimatter Factory" e guarda in lontananza. Sulla sua spalla tiene un robot-uccello con ali realistiche e una lunga coda di capelli blu.
Installazione artistica in un edificio industriale alla luce del giorno. L'installazione con tubi luminosi flessibili mostra una persona in movimento. La luce si riflette nelle pozzanghere sul pavimento.

Valutazione

Pro Helvetia sottopone regolarmente a valutazioni gli impegni assunti e le misure adottate principali. Nel 2024 la Fondazione ha valutato il polo d’intervento «Arte, scienza e tecnologia» (messaggio sulla cultura 2021-2024), conclusosi alla fine del 2024, e ha commissionato uno studio di benchmarking sull’industria svizzera del game design.

Polo d’intervento «Arte, scienza e tecnologia»

Studio di benchmarking sul sostegno all’industria videoludica svizzera

L’impegno di Pro Helvetia per migliorare il bilancio climatico

Una performance al buio sotto una luce bianca. La persona che si esibisce ha i capelli corti, è vestita di nero e si accovaccia vicino al pubblico, il suo viso non è visibile. Le persone nel pubblico tengono i loro smartphone in alto nelle mani.
Primo piano laterale di una donna con capelli tinti di rosso e un blazer scintillante. Canta con gli occhi chiusi in un microfono mentre suona il contrabbasso.
Una donna tiene un libro aperto in mano e lo mostra al pubblico, visibile sfocato sullo sfondo. Sono seduti su panche magenta in una grande sala.

Organizzazione

Il Consiglio di fondazione, presieduto da Michael Brändle da gennaio 2024, è responsabile per la strategia della Fondazione e la sua governance. La sede centrale sotto la guida del direttore Philippe Bischof elabora le linee direttive strategiche nonché le misure di sostegno e, con i suoi 118 collaboratori e collaboratrici in Svizzera e all’estero, assicura un adempimento efficace delle attività della Fondazione. A tale scopo Pro Helvetia si avvale della consulenza della Commissione di esperte ed esperti, di varie giurie e di esperte ed esperti esterni.

Consiglio di fondazione

Sede centrale

Commissione di esperte ed esperti

Giurie

Esperte ed esperti esterni

Organigramma
Diverse persone indossano visori VR e si muovono all'aperto in uno spazio aperto.
Primo piano del viso di un uomo con un cappuccio di maglia blu, che indossa occhiali da sole con una montatura bianca e larga.
Diverse persone stanno al buio sotto una luce calda su un palco all'aperto. Sono allineate e si tengono per le spalle. Sullo sfondo, il pubblico applaude, composto da diverse centinaia di persone.

Michael Brändle, presidente del Consiglio di fondazione

Che si tratti di rafforzare la capacità creativa della scena culturale contemporanea svizzera, di accrescere la sua visibilità internazionale o di incoraggiare gli scambi culturali tra le diverse regioni del Paese, Pro Helvetia da 85 anni assume un ruolo fondamentale. Fungendo da interfaccia tra sostegno pubblico e lavoro artistico, la Fondazione svizzera per la cultura si impegna a favore della straordinaria varietà creativa svizzera e della sua visibilità internazionale.

Il 2024 è stato un anno di consuntivi. Le principali priorità tematiche e misure del messaggio sulla cultura della Confederazione per gli anni 2021-2024 sono state portate a termine e sottoposte a valutazione; molte di esse sono state integrate nell’attività di sostegno regolare di Pro Helvetia. Ciò testimonia come la Fondazione si muova su un doppio binario, promuovendo sia la continuità che l’innovazione.

Il 2024 è stato anche un anno di inizi. Con l’adozione del nuovo messaggio sulla cultura e degli obiettivi strategici del Consiglio federale per il 2025-2028, sono state definite le linee guida della politica culturale a livello federale e le priorità tematiche di Pro Helvetia per i prossimi quattro anni. Il nostro programma futuro vuole rispondere alle aspettative ed esigenze fondamentali del settore culturale: ora si tratterà di essere all’altezza degli obiettivi stabiliti pur dovendo fare i conti con un contesto sociale complesso.

Il 2024 è stato anche un anno di sfide: crisi persistenti, conflitti ovunque nel mondo e bilanci pubblici spesso precari rendono incerte le prospettive per il futuro. I tagli al budget della Confederazione per il 2025 decisi alla fine dell’anno in rassegna interessano direttamente Pro Helvetia e, purtroppo, non saranno senza ripercussioni per le operatrici, gli operatori e le istituzioni culturali del nostro Paese.

Il 2024 è stato infine anche il mio primo anno da presidente del Consiglio di fondazione. Per me è un grande onore poter esercitare questo mandato per accompagnare e supportare, insieme agli altri membri del Consiglio di fondazione, l’eccezionale lavoro della Fondazione.

Vorrei pertanto cogliere l’occasione per ringraziare sentitamente coloro che si impegnano quotidianamente per adempiere la missione di Pro Helvetia. Si tratta in primo luogo di tutti i collaboratori e le collaboratrici in Svizzera e delle varie sedi nel mondo, ma anche dei membri della Commissione di esperti e delle giurie nonché delle esperte e degli esperti interni che, grazie al loro instancabile impegno e alla grande professionalità con cui svolgono i propri compiti, garantiscono la qualità e l’imparzialità del nostro operato.

La Fondazione anche in futuro si adopererà strenuamente a favore della cultura svizzera a livello nazionale e internazionale, dato che lo scambio e la diffusione culturale nonché la promozione della diversità culturale in Svizzera e all’estero costituiscono pilastri imprescindibili di una società democratica.

Philippe Bischof, direttore

Spesso si sente dire che, grazie all’arte, l’umanità è in grado di gettare lo sguardo oltre il presente, ossia di ottenere una sorta di anticipazione sul futuro ignoto che ci attende. Il lavoro artisti­co comporta quindi sempre il rischio di un fallimento e un grosso investimento personale, dato che spesso occorre attendere pa­recchio tempo per vederne l’impatto e il successo. A maggior ra­gione è importante, in particolare in un’epoca tormentata e pola­rizzata come la nostra, che la promozione culturale si basi sulla fiducia, l’apertura e la curiosità. Viste le turbolenze geopo­litiche e le incertezze economiche odier­ne, non si tratta di un aspetto scontato: per Pro Helvetia è dunque estremamente importante ribadire la nostra profonda convinzione nella fattibilità culturale di un futuro migliore.

Come sappiamo, pianificare il futuro è tut­tavia un compito difficile. Dobbiamo quindi prepararci nel migliore dei modi a possibi­li cambiamenti e a perseguire gli obiettivi di Pro Helvetia rimanendo fedeli ai nostri principi ma dimostrando al tempo stesso flessibilità nei metodi. In quest’ottica, la conclusione del dibattito politico sul mes­saggio sulla cultura 2025-2028 nel cor­so dell’anno in rassegna costituisce un pilastro fondamentale per il futuro della promozione culturale svizzera, al quale abbiamo contribuito in misura determinante. Dal punto di vista dei contenuti, siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, dato che il messaggio permette di affrontare in maniera sinergica temi so­ciali cruciali e – ne siamo convinti – Pro Helvetia negli ambiti disci­plinari di sua competenza ha sviluppato misure che sono in grado di offrire un sostegno sostanziale all’operato delle artiste e degli artisti e delle istituzioni culturali. A causa del taglio di 1,5 milio­ni di franchi al budget della Fondazione deciso dal Parlamento, Pro Helvetia dovrà tuttavia inevitabilmente rinunciare ad alcune misure, limitare i contributi di sostegno e, in linea di massima, concentrarsi ancor più che in passato su alcuni ambiti prioritari.

Il messaggio sulla cultura 2025-2028 stabilisce importanti obiettivi di politica culturale, come ad esempio migliorare la retribuzione delle operatrici e degli operatori culturali e creare condizioni di lavoro più sicure. Inoltre garantisce un migliore sostegno a tutte le fasi del processo creativo, definisce condizioni quadro per un utilizzo oculato delle risorse nell’ambito delle attività culturali e promuove la decentralizzazione delle strutture.

Tutti gli approcci e tutte le misure che abbiamo sviluppato sono mossi dall’intenzione di adempiere al nostro mandato nella maniera più responsabile possibile, tenendo conto delle trasformazioni repentine in atto e dell’incertezza sociale diffusa, che comportano un’evoluzione costante del ruolo della promozione culturale. Per Pro Helvetia ciò significa sperimentare opportunità e forme sempre nuove di azione culturale a livello nazionale e internazionale, confrontarsi con temi inediti e costruire partenariati.

A conclusione di queste considerazioni introduttive, mi preme esprimere la mia sentita gratitudine alla Fondazione, e in particolare alle sue collaboratrici e ai suoi collaboratori, nonché a tutte le colleghe e i colleghi attivi nell’ambito della promozione culturale in Svizzera e all’estero con cui ho avuto il piacere di collaborare dalla fine del 2017. In veste di direttore di Pro Helvetia, carica che lascerò alla fine di giugno del 2025, per me è stato un grande onore e un’esperienza estremamente arricchente poter contribuire a livello nazionale e internazionale, al di là degli steccati disciplinari e geografici, a scambi culturali dinamici e una creazione culturale libera da condizionamenti. L’idea di una fondazione autonoma sostenuta dallo Stato che funge da cassa di risonanza culturale tra la Svizzera e il resto del mondo è un qualcosa di straordinario: mi congedo quindi fiducioso del fatto che tale visione possa attecchire anche in futuro nel segno della libertà, della pluralità e dell’indipendenza.

Con il suo sostegno alla creazione, Pro Helvetia contribuisce in misura sostanziale a garantire un’offerta variegata e di alto livello qualitativo nell’ambito delle arti sceniche, del design, della letteratura, della musica, delle arti visive e di Arte+.

Nel campo della letteratura, nel 2024 sono state concesse 25 borse di creazione letteraria. Tra le opere sostenute figura anche «Donutopia», un romanzo post-apocalittico dell’autrice vodese Alice Bottarelli che, contro ogni aspettativa, delinea una visione positiva del futuro.

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Nel quadro di «Feat.», una delle nuove misure di sostegno alla musica di Pro Helvetia, il musicista zurighese Xavier Stone ha realizzato un nuovo EP in uno studio di Londra insieme alla produttrice britannica Lorraine James.

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Nell’ambito delle arti visive, Davide-Christelle Sanvee ha ottenuto un contributo per «Die Reste», un’installazione performativa presentata in prima assoluta durante la Klöntal Triennale che si confronta con il passato e il futuro della storia industriale.

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Pro Helvetia incentiva e promuove gli scambi artistici e culturali fra le diverse regioni svizzere. La Fondazione sostiene esposizioni, produzioni teatrali e coreiche, festival, concerti, traduzioni ed eventi di cultura popolare che gettano ponti tra diversi gruppi sociali e comunità culturali.

Il «FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea» di Lugano ha presentato un variegato programma di performance, dando spazio a proposte artistiche provenienti da tutte le regioni linguistiche della Svizzera, e ha promosso gli scambi mediante manifestazioni pubbliche e dibattiti.

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I «Design Days» di Losanna hanno dato l’opportunità a designer della Svizzera di presentare le loro creazioni, incontrare altri addetti e addette ai lavori del settore e allacciare contatti con ditte svizzere nel corso di un evento di matchmaking.

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Ha beneficiato di un sostegno anche l’esposizione collettiva «La scia del monte ou les utopistes magnétiques» al Musée des Beaux-Arts di Le Locle, che ha proposto una rilettura in chiave artistica della straordinaria storia del Monte Verità di Ascona riunendo artiste e artisti svizzeri e italiani.

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Al festival di cultura popolare OBWALD, musiciste e musicisti svizzeri e della Finlandia, Paese ospite dell’edizione 2024, hanno entusiasmato il pubblico con le loro contaminazioni musicali. La Fondazione ha sostenuto anche altri progetti di cultura popolare tramite il Fondo cultura popolare di Pro Helvetia.

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Pro Helvetia aiuta le nuove leve a inserirsi nella scena professionale svizzera e internazionale, collaborando a tale scopo in maniera mirata con istituzioni partner e offrendo programmi di residenza e di coaching, misure di promozione e contributi a presentazioni pubbliche.

Nel quadro delle «Letture sul sofà» patrocinate da Pro Helvetia, nel 2024 si sono svolte oltre 60 manifestazioni nella Svizzera tedesca e francese che hanno offerto una vetrina a giovani autrici e autori svizzeri emergenti di vari generi letterari (fumettistica, narrativa, Spoken Word, drammaturgia).

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Con «Push It», Pro Helvetia nell’anno in rassegna ha lanciato una nuova misura di sostegno per etichette discografiche e strutture gestionali finalizzata a sostenere la crescita artistica e la promozione di giovani musiciste e musicisti svizzeri. Tra i suoi beneficiari figurano tra l’altro il musicista Sami Galbi e l’etichetta discografica ginevrina Les Disques Bongo Joe.

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Nelle arti visive, è stato avviato un partenariato con la residenza «WIELS» di Bruxelles per dare la possibilità alle nuove leve artistiche svizzere di partecipare attivamente alla vita artistica e culturale della metropoli belga e di costruire preziose reti di contatti.

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Prendendo spunto dalle principali tendenze della creazione artistica e culturale contemporanea, Pro Helvetia sostiene progetti in grado di fornire nuovi impulsi alla cultura in Svizzera.

Nel quadro del programma «Creative Climate Leadership», patrocinato insieme alla Fondazione Mercator Svizzera e messo in atto da Julie’s Bicycle in collaborazione con Vert le Futur, operatrici e operatori artistici e culturali svizzeri si sono riuniti per interrogarsi sul ruolo dell’arte e della cultura nella lotta al cambiamento climatico.

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L’edizione pilota di «Fast Forward» (2023-2025) offre l’opportunità a cinque musiciste e musicisti nel pieno della loro carriera di progredire sul piano artistico e strategico e di ampliare le proprie competenze nel campo della promozione, del marketing e del management.

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Il nuovo bando di concorso «Perform!» aiuta le artiste e gli artisti visivi svizzeri a professionalizzare la propria attività performativa tenendo conto delle peculiarità delle condizioni di produzione e distribuzione di questa forma d’arte. Il collettivo ‘nSchuppel di Vanessà Heer ne ha ad esempio usufruito per sviluppare ulteriormente la propria proposta artistica e realizzare un’opera che reinterpreta le usanze e le tradizioni elvetiche.

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Pro Helvetia sostiene progetti di mediazione culturale che si distinguono per il loro carattere esemplare e invitano il pubblico a una riflessione critica sull’arte e la cultura.

Nell’ambito del bando di concorso «Embedded Perspectives», sono stati supportati complessivamente 11 progetti che esplorano nuove strategie creative per agevolare l’accesso all’arte e alla cultura e incoraggiare il pubblico a confrontarsi con esse. Il progetto «u n ~ t e a c h a b l e» offre ad esempio uno sguardo critico sulla trasmissione e la trasformazione del sapere nella nostra società.

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Nell’ambito delle arti visive, ha ottenuto un contributo il progetto di pubblicazione «Accessibilité dans le domaine des arts visuels» del collettivo Wages For Wages Against, che formula raccomandazioni in materia di accessibilità rivolte a spazi e produzioni artistiche non istituzionali.

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Pro Helvetia sostiene la diffusione delle opere di esponenti della scena artistica e culturale svizzera invitati da importanti istituzioni, organizzatrici e organizzatori o festival esteri. A tale scopo, la Fondazione assegna contributi a produzioni teatrali e coreiche, tournée musicali, letture pubbliche, esposizioni e traduzioni.

Tra i progetti patrocinati figura ad esempio la piattaforma online «New Books in German», che presenta nuove pubblicazioni selezionate dell’area germanofona a un pubblico di addetti ai lavori anglofoni e ne promuove la diffusione e la traduzione in inglese.

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Hanno pure beneficiato di un sostegno la rappresentazione di cinque opere sceniche svizzere al «Fierce Festival» di Birmingham, che nel 2024 ha proposto un focus sulla Svizzera,

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nonché il progetto «Monte di Pietà» di Christoph Büchel, un’installazione che indaga sul concetto di debito attingendo a numerosi riferimenti culturali ed economici esposta alla Fondazione Prada di Venezia, la quale ha sede proprio nel palazzo che in passato ha ospitato il Monte di Pietà della città lagunare.

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Avvalendosi di un’ampia gamma di strumenti di promozione, Pro Helvetia contribuisce ad accrescere la visibilità della creazione artistica e culturale svizzera presso le organizzatrici e gli organizzatori stranieri.

Nel quadro del focus sulla Svizzera a «Les SUBS» di Lione è stata sostenuta la presentazione di opere sceniche svizzere. Insieme al Centre culturel suisse (CCS) è stato organizzato un incontro di networking tra esponenti della scena contemporanea svizzera del circo, della danza e del teatro e organizzatori internazionali.

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Nell’anno in rassegna, Pro Helvetia ha pure contribuito a organizzare l’edizione pilota di «Goldschmidt+». Tale misura si riallaccia al rinomato «programma Goldschmidt» per traduttrici e traduttori letterari emergenti, a cui offre formazioni continue in materia di autopromozione e opportunità di networking.

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Nel 2024 Pro Helvetia ha infine sostenuto anche la partecipazione di cinque musiciste e musicisti svizzeri al festival berlinese «Monat der zeitgenössischen Musik». Nel quadro di un programma di networking, i partecipanti hanno potuto allacciare importanti contatti con organizzazioni e organizzatori musicali.

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La Fondazione sostiene partecipazioni svizzere e focus sulla Svizzera durante numerose manifestazioni, fiere e biennali rinomate a livello internazionale.

Grazie a Pro Helvetia, sette compagnie sceniche romande e svizzero-tedesche hanno potuto presentare il proprio lavoro al festival «Cratère Surfaces» di Alès (Francia). Questa importante piattaforma per il teatro di strada nel 2024 ha puntato i riflettori sulla produzione contemporanea elvetica.

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Al fine di promuovere l’adattamento cinematografico di libri e i contatti tra la scena letteraria elvetica e l’industria cinematografica internazionale, in collaborazione con Pro Helvetia nove case editrici di tre regioni linguistiche svizzere sono state invitate a «Shoot the Book!», un evento di pitching organizzato dal Festival del cinema di Cannes, dove la Svizzera nel 2024 è stata Paese ospite al «Marché du Film».

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Nel quadro di un focus sulla Svizzera, Pro Helvetia ha inoltre sostenuto la partecipazione di musiciste e musicisti svizzeri al festival olandese «November Music». I tre gruppi Julie Campiche Quartet, Lucia Cadotsch e Oxeon hanno suonato il loro repertorio jazz, mentre Cathy van Eck e Oscar Bianchi hanno eseguito le loro composizioni di musica contemporanea.

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Pro Helvetia incoraggia gli scambi culturali internazionali mediante residenze, scambi di conoscenze e cooperazioni, che consentono alle operatrici e agli operatori artistici e culturali svizzeri di estendere la propria rete di contatti, conoscere nuovi contesti culturali e ampliare il proprio bagaglio di esperienze professionali.

In occasione degli «Swiss Dance Days», Pro Helvetia nel 2024 ha invitato in Svizzera una delegazione di organizzatrici e organizzatori delle regioni degli uffici di collegamento di Pro Helvetia. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di assistere a numerose rappresentazioni e, nell’arco di un programma di due giorni a Ginevra e Losanna, di scoprire la scena coreica romanda e di condividere conoscenze ed esperienze.

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Insieme a Pro Helvetia Nuova Delhi, la divisione Letteratura ha lanciato la «Masterclass illustrazione», che ha consentito a illustratrici e illustratori svizzeri di libri per bambini di incontrarsi ripetutamente con giovani colleghe e colleghi esteri e di recarsi in India per allacciare contatti con esperte ed esperti internazionali.

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Pro Helvetia presta altresì attenzione alle nuove reti, regioni e mercati che offrono l’opportunità di intensificare gli scambi e rafforzare la presenza dell’arte e della cultura svizzera. In quest’ottica risulta cruciale sviluppare e coltivare partenariati con organizzatrici e organizzatori locali.

Nell’ambito delle arti sceniche, grazie al programma di networking «Next Level» artiste, artisti e organizzatori selezionati hanno avuto l’opportunità di allacciare contatti a livello internazionale e avviare nuove collaborazioni. Tale iniziativa, patrocinata dal 2022 da Pro Helvetia insieme a istituzioni partner dell’area germanofona, sostiene la realizzazione e la promozione di progetti teatrali e coreici per un pubblico giovane.

In collaborazione con Pro Helvetia Shanghai, una delegazione svizzera di sviluppatrici e sviluppatori di videogiochi ha partecipato alla fiera videoludica cinese «WePlay Expo». In questo contesto, tre studi svizzeri – Kipwak Studio, Memento Games e Altab – e lo studio cinese Nerve Singer hanno potuto incontrare studi, case editrici e investitori cinesi e internazionali ed entrare in contatto con la scena videoludica locale.

Alla «Tallinn Architecture Biennale 2024» in Estonia, con il sostegno della Fondazione architette e architetti svizzeri hanno presentato lavori che si confrontano con l’architettura del futuro e le relative risorse disponibili.

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Con il sostegno di Pro Helvetia Johannesburg, lo stilista Rafael Kouto nel 2024 ha potuto svolgere una residenza in Ghana e Nigeria che gli ha consentito di approfondire le sue ricerche e le sue esperienze pratiche nel campo della sostenibilità, dell’upcycling e della decolonizzazione dell’industria della moda.

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Nel quadro degli «Ateliers SAHM», sei fumettiste del collettivo La Bûche hanno svolto una residenza a Brazzaville in Congo, dove insieme a cinque artiste africane hanno realizzato un lavoro sul tema della sorellanza che nel 2025 verrà presentato in Svizzera.

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Pro Helvetia Il Cairo nell’anno in rassegna ha sostenuto la partecipazione di artiste e artisti svizzeri a diversi festival nel mondo arabo. Il musicista jazz Lorenzo De Finti si è ad esempio esibito con la sua band al Cairo Jazz Festival, un importante piattaforma per il jazz contemporaneo.

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Grazie al sostegno di Pro Helvetia Il Cairo, l’autrice svizzera Elisa Shua Dusapin ha potuto svolgere un soggiorno di ricerca in Giordania, che le ha consentito di conoscere una nuova realtà culturale e da cui ha tratto ispirazione per il lavoro al suo nuovo romanzo.

Grazie a Pro Helvetia Nuova Delhi, nel 2024 le artiste Paloma Ayala e Monika Emmanuelle Kazi, rispettivamente di Zurigo e Ginevra, hanno potuto prendere parte alla «Karachi Biennale», un importante festival d’arte contemporanea in Pakistan che, sul piano tematico, ha posto l’accento sull’accesso alle risorse e sulla produzione e distribuzione delle derrate alimentari.

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Con il sostegno di Pro Helvetia Nuova Delhi, alcuni studi videoludici svizzeri hanno partecipato a «Cultural Identity and Play», un programma di masterclass svoltosi a Nuova Delhi sotto la direzione del game designer svizzero Chris Solarski grazie al quale hanno potuto incontrare game designer nonché esperte ed esperti internazionali e di ampliare la propria rete di contatti.

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Pro Helvetia Shanghai nel 2024 ha contribuito alla realizzazione della prima edizione di «Post Carbon», un progetto di ricerca a lungo termine che si confronta con le sfide del cambiamento climatico. Grazie a quest’iniziativa, persone provenienti dalla Svizzera e dalla Cina attive nell’ambito dell’arte, del design e della scienza hanno avuto l’opportunità di incontrarsi nel quadro di conferenze, workshop e visite in varie città cinesi.

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Pro Helvetia Shanghai ha altresì sostenuto la partecipazione di sei formazioni musicali svizzere al festival di musica sperimentale «A Bunch of Noise». Esibizioni dal vivo hanno offerto un’interazione diretta con il pubblico, mentre i workshop proposti hanno favorito la condivisione di conoscenze tra i partecipanti. Dopo il festival, quattro gruppi svizzeri hanno svolto una tournée in Cina.

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Con il sostegno di Pro Helvetia America del Sud, il duo svizzero Richon-Bender ha partecipato alla piattaforma di musica contemporanea Sonandes in Bolivia, contribuendo al programma «Esculturas Sonoras de los Alpes a los Andes» incentrato sul tema delle sculture sonore. Le relative opere realizzate in maniera collaborativa sono state presentate in occasione della decima edizione di Sonandes.

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Pro Helvetia America del Sud ha pure patrocinato il viaggio di ricerca in diversi Paesi sudamericani di Marc Dusseiller, biohacker ed esperto di arte digitale svizzero.

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Nell’anno in rassegna, il Centre culturel suisse (CCS) ha proposto «CCS On Tour», che, in collaborazione con istituzioni partner, offre una vetrina ad artiste e artisti svizzeri.

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Nel maggio del 2024 il CCS ha tra l’altro fatto tappa a Metz, dove ha partecipato al «Passages Transfestival» e ha dato vita a un programma comune con il festival franco-tedesco di arti performative «Perspectives» di Saarbrücken e il Festival internazionale di arte digitale «Constellations».

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A giugno, il CCS ha preso parte alla ventesima edizione del festival letterario «Le Marathon des mots» di Tolosa, che, nel quadro di un focus sulla Svizzera, ha acceso i riflettori sulla produzione letteraria odierna e futura.

Nell’autunno del 2024 il CCS è tornato su diversi palcoscenici parigini e, in occasione di «Performissima», un nuovo festival di arti performative, ha invitato artiste e artisti svizzeri a presentare i loro lavori.

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