Rapporto annuale 2023
Difendere le libertà fondamentali
La Fondazione si è adeguata al contesto culturale e istituzionale in cui è inserita e oggi risulta profondamente radicata nel panorama politico e culturale svizzero e internazionale.
Charles Beer, presidente del Consiglio di fondazione
Nel nostro ruolo di fondazione culturale, dobbiamo leggere con attenzione il presente nonché sostenere e affiancare la scena artistica e culturale, affinché disponga dell’autonomia necessaria per contribuire a sviluppare uno sguardo critico sul mondo odierno e a plasmare il futuro in maniera innovativa.
Philippe Bischof, direttore
Focus Svizzera
Le attività di Pro Helvetia a livello nazionale includono il sostegno alla creazione artistica svizzera in tutte le sue diverse sfaccettature, la sua diffusione e gli scambi tra le diverse regioni linguistiche della Svizzera. La Fondazione patrocina su richiesta progetti culturali di rilevanza nazionale e si impegna a dare nuovi impulsi alla vita culturale.
Nel 2023 Pro Helvetia ha sostenuto oltre 2100 proposte artistiche e culturali in tutta la Svizzera, che testimoniano la grande varietà dell’arte e della cultura contemporanea elvetica e riflettono gli interrogativi e le tendenze che interessano la nostra società. A causa delle polarizzazioni ideologiche e della rivoluzione tecnologica in atto, il mondo della cultura appare in forte movimento malgrado la pandemia sia ormai alle spalle. Per le operatrici e gli operatori artistici e culturali, è dunque a maggior ragione importante porsi degli obiettivi lavorativi chiari. Il compito di Pro Helvetia è di supportarli con misure di sostegno appropriate.
Sul proprio sito Internet, nella sezione «Contributi assegnati» la Fondazione pubblica annualmente informazioni in merito ai progetti che ha sostenuto o realizzato nell’anno d’esercizio. Scoprite alcuni esempi di progetti qui:
Rohini Devasher (India) ed Elisa Storelli (Svizzera) hanno lavorato a progetti artistici durante le loro residenze all’ICTS (International Centre for Theoretical Sciences) di Bangalore (India) e al CERN di Ginevra. Foto: Rohini Devasher insieme a una collaboratrice dell’ICTS. © Venus Maku Thokchom
Nell’autunno del 2023, l’Hanshan Art Museum di Suzhou e il Wuhu Museum (Cina) hanno ospitato l’esposizione «Sur Papier» con opere delle artiste Francine Mury (Svizzera) e Zhuqing Jiang (Cina). © Hanshan Art Museum
Fabian Menor nel 2023 ha ricevuto un contributo alla creazione per il suo fumetto «Iris», la cui protagonista è un’anziana pittrice che sta perdendo la vista. Immagine: schizzi del progetto. © Fabian Menor
L’Ars Electronica Festival di Linz, dedicato all’arte, alla tecnologia e alla società, nel 2023 ha proposto un focus sulla Svizzera nell’ambito del quale è stato tra l’altro presentato il progetto di arte sonora «OSZILOT» di Luc Gut e Rolf Hellat. © Sarah Muehlebach
Focus Mondo
Pro Helvetia concede su richiesta contributi a progetti artistici e culturali svizzeri presentati ovunque all’estero, favorendo così la diffusione dell’arte e della cultura elvetica contemporanea su scala globale. Mediante le sue sedi nel mondo, la Fondazione sostiene la creazione di reti professionali a livello internazionale in tutte le discipline artistiche da essa sostenute e promuove gli scambi culturali e le collaborazioni sul piano internazionale.
Nel quadro delle sue attività internazionali, nel 2023 Pro Helvetia ha sostenuto oltre 4600 progetti artistici e culturali in 117 Paesi. Partecipazioni a festival, fiere e biennali costituiscono tappe fondamentali nella carriera di artiste e artisti in quanto offrono particolare visibilità alle proprie opere. Tra le principali vetrine internazionali per la creazione artistica elvetica nell’anno in rassegna segnaliamo la «House of Switzerland Milano» nel quadro della Milano Design Week, il focus sulla Svizzera al festival «Move» presso il Centre Pompidou di Parigi e il progetto pilota «Scena OFF Svizzera» alla Fiera del libro di Francoforte.
Sul proprio sito Internet, nella sezione «Contributi assegnati» la Fondazione pubblica annualmente informazioni in merito ai progetti che ha sostenuto o realizzato nell’anno d’esercizio. Scoprite alcuni esempi di progetti qui:
Nel 2023 Pro Helvetia ha lanciato il progetto pilota «Scena OFF Svizzera» alla Fiera del libro di Francoforte. Il palcoscenico modulare è servito da punto di incontro per le persone partecipanti all’evento. Foto: Laura Vogt nel quadro della manifestazione «Textkiosk». © Mariann Bühler
«Assillati da innumerevoli preoccupazioni pressanti e da un mondo ogni giorno sempre più in fiamme, si pone la questione di come trovare e definire il nostro focus. Come decidere su cosa possiamo, dovremmo, dobbiamo o vogliamo concentrarci? Quando scelgo i progetti a cui partecipare, mi avvicino al mio obiettivo con un atto di equilibrismo, bilanciando tra urgenza e assennatezza, tra sperimentazione ed esperienza tenendo conto di una pluralità di voci e prospettive. Ogni progetto costituisce un tentativo di puntare i riflettori su determinati temi e, al tempo stesso, collaudare diverse metodologie di lavoro artistiche e culturali. Così ogni progetto trova un proprio punto focale e una via per creare valori e significati, gettando così anche le basi per progetti futuri.»
Danaé Panchaud
Direttrice del Centre de la photographie Genève e
presidente di Spectrum – Photography in Switzerland
Nel 2023, la compagnia del coreografo e danzatore Joshua Monten è stata invitata a presentare due sue produzioni in vari festival e spazi per il pubblico giovane in Sudafrica. Foto: esibizione al Windybrow Arts Centre di Johannesburg. © Ihsaan Haffejee
Nell’autunno del 2023, l’etichetta Humus Records di La Chaux-de-Fonds ha organizzato l’Humus Fest N°2 a Friburgo, durante il quale si sono esibiti vari artisti della Svizzera, tra cui la musicista e performer Baby Volcano. © Aurelie Ayer
Rete globale
Le sedi nel mondo di Pro Helvetia consentono la presenza di operatrici e operatori artistici e culturali attivi in Svizzera a importanti eventi e favoriscono gli scambi e la collaborazione con istituzioni culturali e artiste e artisti locali. La rete globale di Pro Helvetia comprende sei uffici di collegamento e il Centre culturel suisse (CCS) di Parigi. Beneficiano di un sostegno anche l’Istituto Svizzero di Roma (ISR) e la sua sede di Milano nonché lo Swiss Institute di New York (SINY).
Gli uffici di collegamento
Allo scopo di estendere il proprio raggio d’azione anche oltre lo spazio culturale europeo-occidentale, Pro Helvetia da molti anni gestisce uffici di collegamento nella regione araba (Il Cairo, 1988), in Africa meridionale (Johannesburg, 1998), Asia meridionale (Nuova Delhi, 2007), Cina (Shanghai, 2010), Russia (Mosca, 2017) e America del Sud (2021; prima antenna organizzata come rete decentralizzata con sedi a Bogotá, Buenos Aires, Santiago del Cile, São Paulo e La Paz). Il compito di queste strutture regionali è di favorire i contatti tra le scene artistiche e culturali svizzere e locali.
Gli uffici di collegamento di Pro Helvetia operano in contesti culturali e politici estremamente eterogenei. Le loro attività sono gestite in totale autonomia dal personale locale. Oltre a sostenere progetti in collaborazione con partner in loco in tutte le discipline sostenute dalla Fondazione, propongono residenze e viaggi di ricerca nelle proprie regioni (per operatrici e operatori culturali svizzeri) e in Svizzera (per operatrici e operatori culturali locali).
Nel quadro del mandato ridotto di Pro Helvetia Mosca, nel 2022 e nel 2023 sono stati sostenuti solo scambi diretti tra operatrici e operatori artistici e culturali, sotto forma di residenze o progetti di ricerca. Con la situazione politica invariata e il perdurare della guerra tra Russia e Ucraina, la Fondazione per la cultura ha Rilevato che non era più possibile per l’ufficio di Mosca adempiere al proprio mandato di promozione della cultura svizzera in Russia. Dopo una decisione di principio presa nel novembre 2023, il Consiglio di fondazione ha deciso, nella riunione del 28 febbraio 2024, di chiudere l’ufficio alla fine dell’anno 2024. Tuttavia, in linea con la sua missione di promozione del dialogo culturale, la Fondazione è convinta che sia necessario mantenere gli scambi con la scena artistica indipendente. A tal fine, a partire dal 1° gennaio 2025 verrà creata una struttura minima sotto forma di unità di scambio culturale, per una fase pilota di due anni.
Il Centre culturel suisse (CCS) di Parigi
Il Centre culturel suisse (CCS) di Parigi gestito dalla Fondazione costituisce una vetrina per l’arte contemporanea elvetica a Parigi e in Francia, in particolare nell’ambito delle arti sceniche, della musica e delle arti visive, e promuove le relazioni tra la scena artistica e culturale svizzera e francese. Siccome i suoi spazi sono attualmente chiusi per lavori di ammodernamento, fino alla riapertura il CCS propone un programma «On Tour» in varie regioni della Francia.
Le istituzioni partner
Mediante contratti di prestazioni, Pro Helvetia contribuisce in misura sostanziale ai programmi culturali di due istituzioni partner svizzere all’estero, vale a dire l’Istituto Svizzero di Roma (ISR) con la sua sede di Milano e lo Swiss Institute di New York.
A Palazzo Trevisan degli Ulivi a Venezia, nel 2023 Pro Helvetia ha promosso un programma di eventi e residenze focalizzato sulla creazione artistica sperimentale in situ. Quest’iniziativa ogni anno propone un ciclo di concerti e residenze artistiche nella città lagunare rivolte a operatrici e operatori culturali svizzeri.
Nel quadro di circostanze estremamente eterogenee, anche nell’anno in rassegna la rete globale di Pro Helvetia ha incoraggiato gli scambi culturali professionali tra esponenti del mondo dell’arte e della cultura e la loro messa in rete. Le tensioni geopolitiche hanno generato ovunque una sensazione di incertezza. Grazie a partenariati di lungo corso, gli uffici di collegamento possono contribuire a una maggiore stabilità. Iniziative di scambio offrono l’opportunità a operatrici e operatori artistici e culturali di ampliare le proprie conoscenze, reti di contatti e prospettive professionali e di conoscere nuovi contesti culturali. In collaborazione con tutti i suoi uffici di collegamento, nel 2023 Pro Helvetia ha lanciato la misura pilota «Co-creazione», che sostiene l’ulteriore sviluppo di progetti scaturiti da residenze, viaggi di ricerche o altre forme di collaborazione.
Sul proprio sito Internet, nella sezione «Contributi assegnati» la Fondazione pubblica annualmente informazioni in merito ai progetti che ha sostenuto o realizzato nell’anno d’esercizio. Scoprite alcuni esempi di progetti qui:
Nell’ambito del design, Final Studio ha beneficiato di un contributo allo sviluppo di prototipi per il progetto «Finally. für die Lebensreise. für fragile Zeiten», che propone prodotti funzionali ed estetici per la fase di fine vita. © Mina Monsef
«Per me, focalizzare significare creare uno spazio di consapevolezza in cui posso essere completamente presente a me stesso. È la possibilità di concentrarmi su quanto mi stimola, affascina e allieta nel profondo, il che può assumere svariate forme. Cruciale è prendersi parecchio tempo. Attualmente mi capita spesso di volgere l’attenzione a opere d’arte che mi avevano colpito 20 anni fa durante l’adolescenza e mi accompagnano da allora. Ciò mi trasmette un radicamento e una certa sensazione di continuità, dandomi la necessaria stabilità per continuare ad aprirmi alle sfide del mondo di oggi.»
LUDWIG BERGER
L’artista sonoro nel 2023 ha lavorato a un progetto sui suoni prodotti dagli insetti insieme al biologo Juan José López Díez.
L’artista svizzero Luc Mattenberger e lo studioso di politica economica Reto Odermatt nel 2023 hanno ottenuto un contributo Arte+ per il loro progetto congiunto «Bien-être, entre tyrannie et expiration – un dialogue expérimental entre science et art». © Luc Mattenberger e Reto Odermatt
Nel quadro del progetto di ricerca a lungo termine «Fungi Cosmology», esponenti del mondo dell’arte e della scienza provenienti dal Brasile, dal Cile e dalla Svizzera esplorano il mondo dei funghi tramite conferenze, workshop e spedizioni. © Rodrigo Valle
Fatti e cifre
Dei 45,4 milioni di franchi a disposizione di Pro Helvetia nel 2023, 86,8% è stato investito direttamente nella cultura. La quota dei costi amministrativi, pari al 13,2%, è inferiore alla soglia fissata dal Consiglio federale. Nel 2023, Pro Helvetia ha ricevuto in totale 6359 richieste. Rispetto all’anno precedente, la quota delle domande accolte è diminuita del 3,5%, assestandosi al 38,9%.
La nostra priorità: la cultura
L’86,8% dei 45,4 milioni di franchi spesi da Pro Helvetia nel 2023 è andato direttamente alla cultura. La quota dei costi amministrativi, calcolata sulla base delle norme ZEWO e pari al 13,2%, è inferiore alla soglia strategica prescritta dal Consiglio federale.
Conformemente alla legge sulla promozione della cultura e agli obiettivi strategici del Consiglio federale, Pro Helvetia opera negli ambiti della promozione delle nuove leve, della mediazione artistica, del sostegno alla creazione artistica, degli scambi culturali in Svizzera e all’estero e dello sviluppo di progetti che forniscono nuovi impulsi culturali.
A tale scopo, Pro Helvetia sostiene su richiesta progetti nel campo delle arti sceniche, del design (incluso il game design), della letteratura, della musica, delle arti visive e di Arte+. La Fondazione attua inoltre misure per la promozione internazionale e la messa in rete della scena artistica svizzera, lancia iniziative tematiche, presta consulenza e supporto a operatrici e operatori culturali svizzeri, istituzioni culturali e organizzatrici e organizzatori in tutto il mondo e si impegna a favore della diversità, delle pari opportunità e di retribuzioni eque nel settore culturale.
Fondi federali in CHF
Ogni quattro anni, nel quadro del messaggio sulla cultura il Parlamento stabilisce il credito quadro da accordare a Pro Helvetia. La somma ottenuta dalla Fondazione per il quadriennio 2021-2024 ammonta a 180,4 milioni di franchi. A causa di riduzioni dei crediti, l’importo effettivamente versato per il suddetto periodo sarà pari a 178,8 milioni di franchi, ossia leggermente inferiore.
Panoramica sulle richieste inoltrate
Nel 2023 le varie divisioni e gli uffici di collegamento di Pro Helvetia hanno ricevuto 6359 richieste di sussidi di terzi.
Nel 2023 non sono stati presentati ricorsi contro decisioni di Pro Helvetia.
* Senza bandi di concorso di istituzioni partner
** Residenze di artiste e artisti svizzeri, viaggi di ricerca in tutto il mondo e progetti di co-creazione
Evoluzione del numero di richieste
Rispetto all’anno precedente, la quota delle domande accolte è scesa del 3,5%. Nel 2023 le richieste presentate sono tuttavia aumentate in misura significativa, ragione per cui in termini assoluti il numero delle domande accolte è aumentato leggermente rispetto al 2022.
Per il periodo di finanziamento 2021-2024, la Fondazione ha introdotto un nuovo sistema di indici, che calcola la quota delle domande accolte unicamente sulla base delle richieste presentate da terzi. Le iniziative di Pro Helvetia invece non rientrano più in tale computo.
Contributi rappresentativi della diversità linguistica
Pro Helvetia rende noti i contributi assegnati ogni anno. La banca dati online fornisce informazioni sulle artiste, sugli artisti e sulle istituzioni culturali che hanno beneficiato di un sostegno, sul tipo di progetti e formati patrocinati e sull’ammontare dei sussidi. Nella banca dati, che integra il rapporto annuale, figurano i progetti sostenuti negli ultimi cinque anni.
Nella concessione dei contributi, Pro Helvetia tiene conto della diversità linguistica e culturale della Svizzera.
Lingue principali secondo la regione linguistica. Fonte: Ufficio federale di statistica (stato: 2021)
Contributi assegnati
Contributi concessi in tutta la Svizzera
Da un contributo concesso possono scaturire diversi progetti artistici e culturali (p. es. manifestazioni, pubblicazioni o soggiorni di ricerca o in atelier). Con la sua attività di sostegno, nel 2023 Pro Helvetia ha contribuito alla realizzazione di 2120 proposte artistiche e culturali in tutta la Svizzera. Le località interessate spaziano dai comuni in regioni rurali come Zuoz, Saint-Imier e Schongau alle città quali Kreuzlingen, Vevey e Locarno fino agli agglomerati densamente popolati di Berna, Ginevra, Basilea e Zurigo.
Promozione della cultura svizzera in tutto il mondo
Parallelamente alle sue attività a livello nazionale, nel 2023 Pro Helvetia ha sostenuto oltre 4500 proposte artistiche e culturali svizzere in 117 Paesi.
Ripartizione geografica dei contributi concessi:
Il Festival «Move» al Centre Pompidou di Parigi nel 2023 ha reso omaggio all’arte performativa femminile, dando in particolare spazio a produzioni di artiste sceniche e visive svizzere. Foto: «Eventfully Tender», performance di Natasza Gerlach. © Herve Veronese
Nell’estate del 2023, il Kunstmuseum Winterthur ha proposto «Shoplifters from Venus», un’ampia personale dell’artista ginevrina Sylvie Fleury. © Per gentile concessione dell’artista e di Sprüth Magers / Per gentile concessione di Karma International, Zurigo / Per gentile concessione di Mehdi Chouakri, Berlino, Reto Kaufmann
Dove possiamo trovare fonti di guarigione? Qual è la fonte della musica? Il progetto «Sources», presentato nel quadro del ciclo concertistico «Outernational», si è confrontato con questi interrogativi in un concerto al Radialsystem Berlin. La Trickster Orchestra ha tra l’altro eseguito una composizione dello svizzero Jessie Cox. © Phil Dera
«Il mio lavoro è intriso di temi tetri: pensieri intrusivi, colpa e morte. E anatre. Le anatre sono fondamentali. Senza di esse non c’è accessibilità e, pertanto, per me vengono a mancare le ragioni per continuare a scrivere. Sviluppo videogiochi narrativi per creare consapevolezza. I videogiochi devono ridefinirsi attraverso le proprie storie. Le storie non vanno per forze scritte; le azioni raccontano altrettanto. Vorrei indurre un cambiamento e lasciare il segno nel mio settore.»
Natasha Sebben
La sviluppatrice di videogiochi ha ottenuto un contributo alla realizzazione per il suo progetto «Psychotic Bathtub».
Valutazione
Pro Helvetia sottopone regolarmente a valutazioni gli impegni assunti e le misure adottate principali. Nell’anno in rassegna, la Fondazione ha dato mandato di procedere a una verifica del contratto di prestazioni con lo Swiss Institute di New York (SINY) e delle convenzioni di sostegno congiunto per il periodo 2021-2023. Queste valutazioni offrono importanti indicazioni sull’efficacia delle misure di sostegno e sulla necessità di eventuali adeguamenti.
Convenzioni di sostegno congiunto 2021-2023
Introdotte nel 2006, le convenzioni di sostegno congiunto nell’ambito delle arti sceniche costituiscono uno strumento di promozione comune di Città, Cantoni e Pro Helvetia. Nel 2021-2023, 13 compagnie indipendenti hanno beneficiato di un tale accordo triennale. La valutazione condotta all’inizio del 2023 ha evidenziato che, malgrado le difficoltà insorte durante e dopo la pandemia, le compagnie in questione sono state in grado di fornire le prestazioni richieste. La misura in quanto tale si è dimostrata efficace poiché offre alle compagnie una certa flessibilità e maggiori certezze nella pianificazione, vantaggi in genere preclusi alla scena indipendente. In questo modo, esse possono dare continuità al proprio operato e svolgere regolarmente attività a livello internazionale. Le convenzioni di sostegno congiunto sono state riproposte anche per il periodo 2024-2026.
Swiss Institute New York (SINY)
Nel 2023 Pro Helvetia ha provveduto a una valutazione del contratto di prestazioni con lo Swiss Institute di New York, rinnovato da ultimo per il periodo 2017-2020 e da allora prolungato di anno in anno. A finire sotto la lente sono state le mostre e le residenze annuali presso il SINY e i relativi benefici per le artiste e gli artisti visivi svizzeri in termini di notorietà e messa in rete. Entrambi gli strumenti di promozione sono in linea di principio apprezzati dalle artiste e dagli artisti, in quanto New York quale capitale dell’arte e il SINY come spazio artistico godono di notevole visibilità e possono influire positivamente sulla carriera artistica. Al tempo stesso, a causa dei costi elevati per l’esercizio dell’istituto e i suoi programmi occorre approfondire alcuni aspetti strutturali e finanziari. Sulla base dei risultati della valutazione, attualmente è in fase di elaborazione un nuovo contratto di prestazioni che dovrebbe entrare in vigore dal 2025.
Organizzazione
Il Consiglio di fondazione, presieduto fino alla fine del 2023 dall’ex consigliere di Stato ginevrino Charles Beer, è responsabile per la strategia della Fondazione e la sua governance. La sede centrale sotto la guida del direttore Philippe Bischof elabora le linee direttive strategiche nonché le misure di sostegno e, con i suoi 121 collaboratori e collaboratrici in Svizzera e all’estero, assicura un adempimento efficace delle attività della Fondazione. A tale scopo Pro Helvetia si avvale della consulenza della Commissione di esperte ed esperti, di varie giurie e di esperte ed esperti esterni.
Consiglio di fondazione
Il Consiglio di fondazione è composto da nove membri che rappresentano le varie anime del settore culturale, le regioni linguistiche svizzere e le esigenze gestionali di Pro Helvetia.
In vista del rinnovo integrale delle commissioni extraparlamentari da parte del Consiglio federale, il Consiglio di fondazione nel 2023 ha provveduto ad aggiornare le relazioni d’interesse e i mandati dei suoi membri al di fuori della Fondazione. Le relative informazioni sono pubblicamente accessibili. Prima di accettare nuovi mandati, i membri del Consiglio di fondazione sono tenuti a chiedere l’autorizzazione al presidente del Consiglio di fondazione. In linea di principio essi devono gestire i loro affari personali e professionali in maniera tale da escludere conflitti d’interesse; conflitti d’interesse permanenti escludono l’appartenenza al Consiglio di fondazione. In aggiunta alle disposizioni degli articoli 34 capoverso 4 e 35 capoverso 2 della legge sulla promozione della cultura (LPCu), dell’articolo 8f dell’ordinanza sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione (OLOGA) e dell’articolo 17 del regolamento interno della Fondazione Pro Helvetia (RI PH), in caso di conflitti d’interesse per i membri del Consiglio di fondazione valgono le disposizioni in materia di parzialità e ricusazione di Pro Helvetia.
Sede centrale
Il direttore dirige la sede centrale e presiede il Comitato direttivo. Il Comitato direttivo è responsabile per l’attuazione dell’indirizzo strategico e delle attività di promozione.
I settori, le divisioni e le sedi nel mondo vagliano le richieste di sussidi, elaborano strategie e misure di promozione e si occupano di progetti di diffusione e promozione. Inoltre prestano consulenza a organizzatrici, organizzatori, artiste e artiste e attuano proprie iniziative.
Commissione di esperte ed esperti
La Commissione, composta da un massimo di 13 esperte ed esperti che dispongono di competenze specifiche nei rispettivi ambiti, vaglia i contratti di prestazioni pluriennali e le richieste di sussidi per importi superiori a 50 000 franchi non esaminati da una giuria.
Giurie
Pro Helvetia può istituire delle giurie per l’esame di richieste di sostegno e di progetti.
Esperte ed esperti esterni
La sede centrale può richiedere consulenze su questioni specialistiche a esperte ed esperti esterni.
Fotografe e fotografi di vari Paesi nel 2023 si sono dati appuntamento al Verzasca Foto Festival, a cui hanno partecipato anche artisti delle regioni degli uffici di collegamento di Pro Helvetia come Mahmoud Khattab (Egitto). © Ascanio Cecco / Pro Helvetia
Nell’autunno 2023, lo studio svizzero Strangers ha ricevuto un contributo alla realizzazione per il videogioco «Trailblazers» e ha preso parte alla delegazione SwissGames alla Gamescom. © Adrien Cantone, 2023 Strangers Sàrl
«La scrittura comporta al tempo stesso il tirarsi fuori e l’aprirsi. La scrittura richiede occhi e orecchie sviluppatissime per il mondo in cui accadono cose raccapriccianti e bellissime, che gira senza sosta e da cui non ci si può staccare. Come rapportarsi a esso nella sua grandezza, gravità e pienezza?
Malgrado ciò, a continuare a farmi scrivere e proprio lo sguardo costante su questo mondo, il fatto di ascoltarlo, di coltivare il dialogo e di dare spazio allo scambio. Per poi far lievitare le cose, lasciare posto al tempo che trascorre, assimilare e metabolizzare quanto è stato raccolto e, in seguito, nuovamente aprirsi, tirarsi fuori e aprirsi.»
Gianna Molinari
L’autrice svizzera nel 2023 ha curato il programma «Scena OFF Svizzera» alla Fiera del libro di Francoforte.
La «Sélection Suisse en Avignon», una selezione curata di produzione sceniche elvetiche al festival OFF di Avignone, nel 2023 si è svolta per la prima volta sotto la direzione artistica di Esther Welger-Barboza. Nella foto: «L’œil nu» di Maud Blandel. © Pascal Gely