Dal 29 settembre al 15 ottobre, 17 progetti di danza, teatro, circo e performance di compagnie svizzere verranno presentati alla Biennale di Tolosa. La Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia sostiene questo focus sulla Svizzera, rafforzando così la visibilità e la diffusione internazionale delle arti sceniche elvetiche.
Giovane manifestazione lanciata dal Théâtre de la Cité nel 2019, la Biennale si svolge presso oltre 20 spazi artistici di Tolosa e dintorni. Unendo le loro forze, i partner dell’evento sono riusciti a creare un appuntamento internazionale di grande qualità, rivolto sia al pubblico che agli addetti ai lavori, che si tiene in un periodo cruciale alla vigilia della stagione teatrale. Il focus svizzero di quest’anno offre una panoramica sulle arti sceniche elvetiche nelle sue molteplici sfaccettature, spaziando da compagnie e artisti già affermati a nuovi talenti emergenti. Alcune delle produzioni in calendario invitano il pubblico a partecipare attivamente, come ad esempio «Société en chantier», in cui Stefan Kaegi propone un percorso all’interno di un cantiere scenografato e interazioni con i vari personaggi che gravitano attorno a questa pièce. In «Book is a Book is a Book» di Trickster –p, gli spettatori prendono posto su banchi di scuola e, muniti di auricolari, si muovono tra le pagine di un libro per un viaggio fatto di parole, immagini e luci. François Gremaud presenterà diversi lavori recenti, tra cui in particolare «Phèdre !», un monologo ludico basato sulla tragedia di Racine. Con la pièce « Wouah ! », una poesia ludica e assurda che ha come protagonisti tre danzatrici e danzatori, la compagnie Nicole Seiler dal canto suo introdurrà all’arte coreica un pubblico giovane a partire dai 4 anni.
Manifestazioni e festival costituiscono occasioni di scambio di cruciale importanza per i professionisti delle arti sceniche. Agli addetti ai lavori, la Biennale propone un programma specifico di tre giorni di incontri e atelier che invitano a interrogarsi sulle pratiche del settore. Nel quadro di queste giornate professionali, Pro Helvetia patrocina una delegazione svizzera composta da cinque programmatrici e programmatori e cinque artisti, che avranno così l’opportunità di allacciare nuovi contatti.
Il direttore di Pro Helvetia Philippe Bischof, che sarà presente all’inaugurazione del Festival il 29 settembre, si compiace di questa vetrina per la scena svizzera:
«far conoscere la qualità delle produzioni svizzere anche al di fuori dei confini nazionali è un aspetto fondamentale della nostra politica di sostegno alle arti sceniche. Gli appuntamenti internazionali che si succedono nell’arco di un anno rappresentano delle occasioni preziose e, dopo due anni di pandemia, siamo lieti di poter nuovamente offrire agli artisti maggiori opportunità di esibirsi dal vivo».
A proposito del focus svizzero, i responsabili del Festival affermano che
«la scena elvetica è in grande fermento e la Biennale la pone sotto i riflettori. (…) Un umorismo spesso sottotraccia, l’irriverente, l’inaspettato e lo spettacolare, il bello e l’inutile, l’improbabile e il sorprendente sono i protagonisti di numerosi appuntamenti da non mancare».
Il programma completo è disponibile sulla loro pagina labiennale-toulouse.com