Pro Helvetia sostiene la partecipazione di operatrici e operatori culturali svizzeri a un’ampia serie di eventi, iniziative e piattaforme in diversi Paesi. Per fornire un quadro della varietà di queste attività, abbiamo raccolto alcuni esempi di progetti recenti realizzati nelle regioni dei nostri uffici di collegamento.
Regione araba
Salone Internazionale del Libro di Algeri
DOVE
Algeri | Algeria
COSA
SILA, Salon International du Livre d’Alger (Salone Internazionale del Libro di Algeri), è considerato uno dei più grandi saloni del libro al mondo. Offre spazio per la presentazione di libri al pubblico e promuove attività quali conferenze e incontri.
CHI E COME
La 27a edizione ha visto la collaborazione tra MRL (Ginevra) e Éditions Barzakh (Algeri) e la presentazione delle opere degli autori svizzeri Noëlle Revaz e Nétonon Noël Ndjékéry.

L’autore Soufiane Hadjadj ha dialogato con entrambi gli scrittori. Noëlle Revaz ha esplorato le relazioni speculari tra Algeria e Francia, nonché tra Svizzera francofona e Francia, mettendo in luce gli spazi altamente politicizzati che queste connessioni possono creare attraverso dinamiche linguistiche e culturali.
Nétonon Noël Ndjékéry ha raccontato il lungo percorso che ha portato alla pubblicazione del suo libro Il n’y a pas d’arc-en-ciel au paradis (2022), un’opera sulla servitù frutto di quattro decenni di lavoro.
Hadjadj ha anche moderato gli incontri tra Ndjékéry e l’autore algerino Salah Badis, focalizzandosi sulle sfumature linguistiche nei rispettivi scritti, e tra Revaz e la poetessa algerina Samira Negrouche, che hanno discusso del potere e della complessità nel linguaggio letterario.
Les Premières Chorégraphiques
DOVE
Tunisi e Biserta | Tunisia
COSA
Nato nel 2021, il festival delle arti sceniche Les Premières Chorégraphiques funge da piattaforma per coreografe e coreografi emergenti che desiderano presentare le loro opere e contribuisce a creare un panorama dinamico e diversificato del mondo della danza. È organizzato dall’associazione Al Badil e il suo programma annuale comprende anche workshop e conferenze.
CHI E COME
La compagnia di danza svizzera Linga ha partecipato alla 5a edizione del festival. Il suo spettacolo «Flow» è stato presentato al Le 4ème Art di Tunisi e al Théâtre Le Majestic di Biserta.

Oltre a esibirsi sul palco, la Compagnie Linga ha interagito con la comunità di danza locale organizzando un workshop con ballerini tunisini all’IKAA Bab Saadoun.
«Flow», ispirato ai movimenti sincronizzati di gruppi di animali come banchi di sardine e stormi di uccelli, esplora i meccanismi alla base della coordinazione collettiva. I coreografi Katarzyna Gdaniec e Marco Cantalupo approfondiscono l’interazione tra individuo e gruppo, mettendo in discussione i labili confini tra comportamento costruito e istinto.
Festival Cairotronica dedicato all’elettronica e ai nuovi media
DOVE
Cairo | Egitto
COSA
Festival biennale nato nel 2016, Cairotronica offre visibilità ad artiste e artisti emergenti e affermati nel campo dei nuovi media, promuovendo al contempo scambi e discussioni tra professionisti del settore. Comprende progetti multidisciplinari all’intersezione tra arte, scienza e tecnologia.
CHI E COME
La 4a edizione ha ospitato l’esposizione «Speculative Evolution» dell’artista svizzero Marc Lee, in grado di offrire uno sguardo su un ecosistema futuro, lontano 30 anni, in cui intelligenza artificiale e biotecnologie hanno dato forma a specie modificate che prosperano nonostante il riscaldamento globale e l’estinzione di massa. Presentata attraverso un simulatore IA, permette al pubblico di partecipare creando varianti di organismi e robot e immergendosi nelle complesse dinamiche di questo mondo artificiale.

«Speculative Evolution» esamina però anche con sguardo critico le potenziali insidie di un eccessivo affidamento alla tecnologia come unica soluzione alle crisi ecologiche, sottolineando i rischi di conseguenze indesiderate e invitando a riflettere sui valori che guidano i nostri tentativi di «aggiustare» la natura.
Come ulteriore livello di coinvolgimento, Marc Lee ha tenuto anche un workshop di tre giorni al Medrar dal titolo «Imagining a Future Where AI Balances Our Ecosystem». Il workshop ha esplorato l’intersezione tra tecnologia e natura, esaminando come l’intelligenza artificiale potrebbe contribuire all’armonia sul piano ecologico. Chi vi ha partecipato ha sviluppato competenze pratiche nella traduzione di questi concetti in formato digitale utilizzando l’IA, ha acquisito conoscenze in materia di sviluppo web e ha imparato a sfruttare le tecnologie IA per realizzare le proprie visioni creative.
Asia orientale
A Bunch of Noise
DOVE
Shanghai | Cina
COSA
A Bunch of Noise è un festival di musica noise sperimentale, dal budget ridotto e fai-da-te, che punta a liberarsi dai modelli artistici plasmati da traffico e algoritmi rifiutando forme d’arte standardizzate o etichettate.
Il festival non è solo uno spazio per esperimenti sonori, ma anche una collisione di emozioni, un’esplosione di energia. Qui ricercano esperienze sonore pure, senza assecondare le logiche di mercato e senza affidarci alle bolle di Internet, ma concentradosi esclusivamente sul suono stesso.
CHI E COME
Ad aprile 2024, A Bunch of Noise ha visto la partecipazione di un gruppo illustre di artisti dalla Svizzera quali Dave Phillips, Rudolf Eb.er, Daniel Maszkowicz, Luis e Anton Ponomarev. I loro workshop e le loro esibizioni hanno prodotto una forte eco tra il pubblico locale, che ha condiviso il sentimento profondo di energia liberatoria insita nei concerti.
(Maggiori informazioni sull’edizione 2024 qui)
(Maggiori informazioni sull’intervista all’organizzatore Mei Zhiyong qui)
«Il pubblico in Cina è istintivamente molto aperto e curioso nei confronti delle nuove forme di musica sperimentale… Abbiamo intrapreso numerose iniziative concrete per mantenere vivo il legame tra artiste e artisti cinesi e stranieri, tra cui collaborazioni discografiche, tour e lo sviluppo congiunto di dispositivi tecnici.»
— Mei Zhiyong (organizzatore, A Bunch of Noise)

Ad aprile 2025, il festival ha visto la partecipazione di Francisco Meirino, NVR e G*park insieme a musiciste e musicisti provenienti da 12 Paesi e ha collaborato come co-curatore con il Lausanne Underground Film & Music Festival (LUFF) per presentare congiuntamente una serie di workshop di cinema sperimentale.

A Bunch of Noise ha offerto non solo un palco a musiciste e musicisti sperimentali provenienti da diversi background, ma anche l’opportunità di collaborazioni improvvisate, scambi di ispirazione, networking professionale e comunicazione con il pubblico in location e spazi unici in tutta Shanghai.
Post-Carbon
DOVE
Shenzhen, Pechino, Hangzhou | Cina (2024)
Pechino, Shanghai, Guangzhou | Cina (2025)
COSA
Come progetto interdisciplinare di dialogo, esplorazione e ricerca a lungo termine, Post-Carbon svela la natura sfaccettata del carbonio attraverso lo scambio collaborativo tra figure del mondo dell’arte, del design, dell’imprenditoria e della scienza provenienti dalla Cina e dalla Svizzera.
Incorporando prospettive dall’ecologia, dalla scienza dei materiali e dalla fabbricazione di prodotti, e invitando alla partecipazione imprese sociali, organizzazioni non profit, professionisti accademici e marchi sostenibili, il progetto presenta vari percorsi nel processo post-carbonio e combina ricerca e problematiche locali attraverso una serie di programmi tematici.
La prima edizione, dal titolo «Carbon as Energy, Life Substance and Currency», si è tenuta nel 2024 (maggiori informazioni qui), mentre la seconda, «The Political Economy of Sunlight and Heat», è prevista per il 2025.

CHI E COME
Artiste e artisti nonché studiose e studiosi svizzeri al Post-Carbon 1.0:
- Anne-Laure Franchette, artista
- Fragmentin, collettivo di artiste e artisti
- Janis Polar, artista
- Knowbotiq, collettivo di artiste e artisti
- Marie Griesmar, co-fondatrice del progetto rrreefs
- Maya Minder, artista
- Ursula Biemann & Mo Diener, videoartista
- Martina Huber, fondatrice e curatrice di Awareness in Art

UP-ON International Live Art Festival
DOVE
Chengdu | Cina
COSA
Programma pionieristico dell’UP-ON Performance Art Archive dal 2008, il festival opera secondo quattro principi chiave: orientamento non profit, prospettiva internazionale, rigore accademico e impegno pubblico. Focalizzato sulla promozione della pratica artistica professionale e della ricerca accademica, si è affermato come piattaforma di primo piano per lo scambio globale nel campo della live art. In 12 edizioni, il festival ha ospitato 268 artiste e artisti.
UP-ON Performance Art Archive è un’organizzazione non profit privata dedicata alla raccolta e alla conservazione di materiali legati alla performance art con una visione globale. Attraverso programmi selezionati che includono simposi, workshop, pubblicazioni e festival, costituisce anche una piattaforma per la comunicazione e la pratica nel campo professionale.
CHI E COME
Nel 2023, Julie Monot e Katja Schenker si sono esibite e hanno partecipato a forum al Guang Hui Art Museum (maggiori informazioni qui). Hanno anche tenuto lezioni al LUXELAKES·A4 Art Museum e alla Geely University School of Arts and Design.
Durante il festival, Julie Monot ha presentato «Haunt» al Guang Hui Art Museum, all’interno di una delle sale che espongono immense opere pittoriche di maestri cinesi come Zhang Daqian. L’intento dell’artista era evocare cinque figure quasi spettrali che avrebbero abitato lo spazio come fantasmi di altri tempi.

Nella performance «dress», Katja Schenker è apparsa in un abito composto da due superfici rigide in cemento, che inizialmente ne hanno limitato i movimenti. Più si muoveva contorcendosi, colpendo il proprio corpo con le mani nude e attraversando a grandi passi gli spazi, più il suo aspetto evocava un senso di fragilità e delicatezza. La rete di cemento cadeva dolcemente e ondeggiava in modo quasi elegante sul corpo dell’artista.

Nel 2024, Phoebe-Lin Elnan è stata tra i 25 artisti (13 provenienti dall’estero) e i 5 critici d’arte che hanno partecipato al LUXELAKES·A4 Art Museum in occasione del 12° UP-ON International Live Art Festival di Chengdu.
Durante il festival, ha creato nuove opere all’A4 Art Museum, ha tenuto una lezione accademica alla Southwest University for Nationalities e ha condotto un artist talk al Nongyuan International Art District.
«Echo Tours: Paris», un «eco-tour» guidato a piedi, è stata una performance di 40 minuti basata sul presupposto che è più ecologico far volare una guida turistica in Cina piuttosto che condurre un gruppo di partecipanti in un altro continente. L’artista ha accompagnato il pubblico appassionato di arte in una rapida passeggiata attraverso l’architettura di ispirazione europea di Chengdu, evocando lo splendore di Parigi.

La 13a edizione (2025) vedrà la partecipazione di Joseph Baan alla presentazione, alla conferenza e al workshop.
America del Sud
Festival Temporada Alta
DOVE
Lima | Perù
COSA
Il festival internazionale delle arti sceniche riunisce opere di teatro e di danza, nonché workshop, panel, esposizioni, concerti e proiezioni di film. Collabora con il festival originale Temporada Alta di Girona (Spagna) e con le sue edizioni di Buenos Aires (Argentina) e Montevideo (Uruguay).
CHI E COME
A seguito della partecipazione di Karin Elmore (direttrice artistica del Temporada Alta di Lima) agli Swiss Dance Days nel 2024, in occasione della sua 10a edizione che si è tenuta a febbraio e marzo 2025, l’evento in Perù ha invitato due artisti provenienti dalla Svizzera.
La ballerina e coreografa Ruth Childs ha presentato il suo assolo «Fantasia», in cui indaga il corpo e la sua musicalità. L’artista esplora il suo rapporto con la musica, da Čajkovskij a Dvořák, utilizzando il proprio corpo come ritratto astratto di ricordi intimi e collettivi. Gli strumenti utilizzati dalla ballerina sono stati anche oggetto di un workshop tenuto da Childs durante il festival.

Il coreografo Jeremy Nedd, invece, ha presentato insieme al gruppo Impilo Mapantsula la loro seconda collaborazione, «How a falling star lit up the purple sky». Lo spettacolo propone una rivisitazione degli archetipi presentati nei film occidentali attraverso un poema visivo e la combinazione di diversi stili di danza.

I ballerini di Impilo Mapantsula hanno anche tenuto una masterclass durante il festival. Successivamente, il gruppo ha continuato il proprio tour in Colombia, presentando la propria opera a Bucaramanga e Bogotá, e ha tenuto un workshop con i bambini a Medellín.
Intersections of the Future
DOVE
Buenos Aires | Argentina
COSA
Evento dedicato allo scambio di conoscenze sull’arte nell’era digitale, Intersections of the Future riunisce esposizioni, workshop, esibizioni dal vivo e conferenze. È organizzato da Artlab, un laboratorio e centro culturale di Buenos Aires che esplora nuove tecnologie per sviluppare progetti culturali (maggiori informazioni sul centro nella guida alle residenze di Pro Helvetia Sudamerica).
CHI E COME
La seconda edizione, tenutasi a febbraio 2025, ha invitato artiste e artisti, produttrici e produttori nonché ricercatrici e ricercatori ad approfondire il dialogo in costante evoluzione tra intelligenza artificiale e produzione culturale, focalizzandosi in particolare sui temi dell’ecologia e del post-umanesimo.

Tra le persone partecipanti c’era l’artista svizzera Dominique Koch, che ha presentato la sua videoinstallazione «Holobiont Society». Basata sul concetto di olobionte (un’entità ecologica che riunisce un ospite e le molte altre specie che vivono al suo interno o intorno ad esso), l’opera esplora una serie di questioni legate a gerarchie, strutture di potere e concetti di co-esistenza.

Anche la prima edizione di Intersections of the Future, nel 2024, ha visto la partecipazione della Svizzera: Adrian Notz, curatore presso l’AI Center del Politecnico federale di Zurigo (ETH), e Chris Salter, direttore dell’Immersive Arts Space presso la Scuola universitaria professionale d’arte di Zurigo (ZHdK).
Festival Tsonami
DOVE
Valparaíso | Cile
COSA
Organizzato a Valparaíso dal 2007, il festival di arte sonora è attualmente incentrato sullo sviluppo di processi e progetti specifici locali che esplorano il rapporto tra suono, spazio urbano e territorio. Il programma prevede esposizioni in spazi convenzionali e non convenzionali, azioni sonore, concerti, trasmissioni radiofoniche, workshop, seminari e residenze, durante le quali vengono realizzate molte delle opere presentate all’evento. Dal 2014 il festival è stato esteso a Santiago, Rengo e Concepción. Inoltre, Tsonami gestisce un programma di residenze (maggiori informazioni nella guida alle residenze di Pro Helvetia Sudamerica).
CHI E COME
Nel corso della sua 18a edizione, a gennaio 2025, Tsonami ha visto la partecipazione dell’artista e ricercatore svizzero Marcus Maeder, il cui lavoro è incentrato sulla ricerca eco-acustica in aree, comunità e organismi influenzati dai cambiamenti climatici e da altri problemi ambientali.
A Valparaíso, Maeder ha tenuto un workshop dal titolo «Voces de la Quebrada: Transmisión Comunitaria Inter-especies» (Voci della gola: trasmissione comunitaria tra specie). L’idea era quella di creare una stazione radio ambientale che trasmettesse dalle foreste che circondano Valparaíso, utilizzando il panorama sonoro del bosco combinato con contributi radiofonici di comunità locali e figure del mondo dell’arte e della scienza.

L’artista ha anche presentato la conferenza «Escuchando la Tierra: Arte, Ciencia y Medioambiente – Dialogos Atmosfericos» (Ascoltare la Terra: arte, scienza e ambiente – Dialoghi atmosferici) e il concerto «Voices of the Forest», in cui crea un dialogo tra i suoni della foresta di Valdivia e le voci umane e non umane.

Asia meridionale e Vietnam
Jazzmandu
DOVE
Kathmandu | Nepal
COSA
Il Kathmandu Jazz Festival, noto come «Jazzmandu», è un festival jazz che si tiene ogni anno a Kathmandu, in Nepal. Nato nel 2002, l’evento propone esibizioni di artiste e artisti jazz locali e internazionali e promuove l’educazione musicale in Nepal. Jazzmandu organizza anche concorsi per band, workshop e masterclass per musiciste e musicisti locali.
CHI E COME
L’ingegnere del suono Antoine Quinet ha partecipato a Jazzmandu nel 2022. Nel 2023, il festival ha visto la partecipazione della musicista svizzera Yumi Ito e nuovamente di Quinet. Nel 2024, Erik Truffaz ha partecipato a «20 Years of Jazzmandu».

Long Night of LiteratureS
DOVE
India (varie città)
COSA
Serate dedicate alla letteratura in cui il pubblico ha la possibilità di incontrare diverse autrici e diversi autori e ascoltare le loro opere in lingue europee e in inglese. L’evento si svolge seguendo il format dello «speed-dating», con il pubblico che si sposta da una sala all’altra, a intervalli di 15-20 minuti, concludendosi con una lunga notte dedicata alla letteratura.
CHI E COME
La prima edizione della Long Night of Literature si è tenuta nel 2010, presentando opere letterarie in tedesco e le relative traduzioni in inglese. Nel corso degli anni ha accolto altre lingue europee ed è stata ribattezzata la Long Night of LiteratureS. Le edizioni precedenti hanno visto la partecipazione, tra le altre scrittrici e gli altri scrittori, di Dana Grigorcea, Max Lobe e Katja Brunner. Nel 2024, Ralph Tharayil ha presentato la sua opera «Nimm die Alpen weg» («Roll Back the Mountains») al pubblico di Delhi, Calcutta e Varanasi. L’autore e poeta Rolf Herrman parteciperà alla prossima edizione della Long Night of LiteratureS.

Chennai Photo Biennale (CPB)
DOVE
Chennai | India
COSA
Nato nel 2016, Chennai Photo Biennale (CPB) è un festival dedicato alla fotografia contemporanea che si tiene a Chennai, in India. Funge da piattaforma per dare visibilità a fotografe e fotografi nonché artiste e artisti del settore della fotografia, indiani e internazionali, con esposizioni dislocate tra gallerie, spazi pubblici e siti storici della città. Oltre alle esposizioni, CPB ospita anche workshop, conferenze, proiezioni di film e programmi educativi volti a promuovere una cultura della fotografia in India.
CHI E COME
L’ultima edizione di CPB, tenutasi a gennaio 2025, ha ospitato un workshop dal titolo «Approaching the Book» tenuto dalla designer editoriale Ann Griffin insieme alla fotografa ed editrice indiana Anshika Varma. Il workshop era rivolto a fotografe e fotografi che svolgono regolarmente un’attività artistica e sono interessati a conoscere il processo di realizzazione di un book. Le edizioni precedenti hanno visto la partecipazione dei fotografi Yann Gross e Nicolas Polli.

Africa occidentale, centrale, orientale e meridionale
Summit Kilele
DOVE
Nairobi | Kenya
COSA
Organizzato da Santori East Africa, un centro d’innovazione musicale focalizzato sulla comunità, Kilele è un nuovo summit di cinque giorni dedicato alla tecnologia e all’innovazione musicale per musiciste e musicisti, produttrici e produttori, DJ, tecniche e tecnici, attiviste e attivisti, nonché accademiche e accademici e chiunque sia interessato al futuro della musica dell’Africa orientale. Il programma include showcase, panel, workshop, installazioni ed esibizioni.
CHI E COME
Alla seconda edizione di Kilele, che si è tenuta dal 18 al 22 febbraio 2025, il musicista keniota Samuel Karugu e il musicista svizzero Basile Huguenin-Virchaux sono stati invitati a presentare il loro lavoro di collaborazione incentrato sul tema della decolonizzazione del design degli strumenti. Utilizzando il software open source Pure Data, il loro progetto, iniziato durante il viaggio di ricerca intrapreso da Samuel in Svizzera nel 2023, propone una rivisitazione degli strumenti digitali basandosi sulle accordature tradizionali dell’Africa orientale e andando oltre la scala temperata standard occidentale a 12 note.

Durante una residenza di una settimana presso il Ma Lab, hanno collaborato con l’artista e designer multidisciplinare Astrid Bin per creare un embaire (un grande xilofono in legno) utilizzando otto tavole da skateboard dotate di reti di sensori personalizzate. I segnali sono stati inviati a un sistema audio multicanale, filtrati e uniformati, quindi trasmessi a un sintetizzatore sul quale era in esecuzione il software open source Pure Data per produrre i suoni. Nel corso della presentazione, Samuel e Astrid hanno suonato l’embaire utilizzando bacchette realizzate con le ruote dello skateboard, mentre Basile controllava il pitch bend, il sound design e l’accordatura dalla sua implementazione Pure Data.

Questo evento ha dato seguito alla partnership tra Pro Helvetia e Kilele, avviata durante l’edizione inaugurale del 2024 e la presentazione del progetto di collaborazione «Rolex» del musicista e produttore di sintetizzatori ugandese Brian Bamanya (Afrorack) e dell’artista e musicista svizzero Manuel Oberholzer (Feldermelder), anch’esso nato durante un viaggio di ricerca in Svizzera.
Spier Light Art
DOVE
Stellenbosch | Sudafrica
COSA
Spier Light Art (SLA) è il principale festival dedicato alla light art del Sudafrica, ospitato dal 2018 con cadenza annuale presso la storica azienda vinicola Spier. Co-curato da Vaughn Sadie e Jay Pather, il festival è famoso per la curatela e la produzione di opere d’arte di artiste e artisti affermati ed emergenti, consentendo loro di esporre installazioni di light art su larga scala che rispondono in modo critico e fantasioso al panorama lussureggiante e alla storia coloniale dell’azienda.
CHI E COME
Al festival SLA del 2025, tenutosi a Stellenbosch dal 21 marzo al 21 aprile, gli artisti svizzeri Sophie Guyot e Florian Bach hanno presentato ognuno un’opera basata sulla luce. La loro partecipazione si inserisce in un programma di residenze nell’ambito del festival.

Dopo aver presentato lo scorso anno la sua opera «The Meaning of Meaning», a marzo Sophie è tornata all’azienda per una residenza. Da un workshop di tre giorni, tenuto con un gruppo di lavoratrici del posto, è nata la sua nuova opera testuale «Everywhere», che esplora i legami profondi tra gli esseri umani e la terra, mettendo in luce le voci spesso invisibili delle lavoratrici stesse.
Da parte sua, Florian ha presentato «HALID», un’opera monumentale che ricorda le strategie di sorveglianza alle frontiere. Florian ha anche iniziato la sua ricerca, che proseguirà il prossimo anno quando tornerà per una residenza e contribuirà alla creazione di una nuova opera per l’edizione 2026 del festival.

La partecipazione di artiste e artisti svizzeri al festival attraverso il programma di residenze integrato è il risultato di un viaggio di ricerca in Svizzera intrapreso dal co-curatore Vaughn Sadie nel 2023 per incontrarli.